Tempo fa, in realtà a cominciare dall’articolo dei Giacometti sulle alghe di Venezia, avevamo iniziato a parlare dei cambiamenti climatici e delle polemiche, spesso decisamente ideologizzate, che ne accompagnavano la discussione. Erano apparsi su SciRe articoli molto interessanti, da quello di Balzani, a quello di Orombelli, ed altri compariranno a breve. Chiaramente, a noi interessava discutere il problema in modo informato e non ideologizzato, e pensiamo che gli interventi che sono apparsi su SciRe siano tutti andati nella direzione giusta.
Ma il tema continua ad essere agitato sulla grande stampa di informazione, nel modo spesso gridato e disinformato che le è tipico, e ricco per contrappunto di incrostazioni emotive ed ideologiche. E non si tratta solo della grande stampa d’informazione: ecco ad esempio l’incredibile annuncio dell’ONU di mesi fa, secondo il quale entro il 2035 i ghiacciai dell’Himalaya (dell’Himalaya!!) sarebbero scomparsi. Annuncio, tra l’altro, di cui si era fatto forte Al Gore per giungere al Premio Nobel per la Pace… Era naturalmente una bufala colossale, e chiunque fosse stato in grado di ragionare l’avrebbe capito. Ma tant’è. Ora l’ONU stessa è dovuta andare a Canossa rimangiandosi l’annuncio: anche sulla base della pubblicazione di messaggi email di alcuni “scienziati” che erano stati tra i promotori delle tesi su cui si era basato l’annuncio originario, che avevano dichiarato, papale papale, di aver falsificato i “dati” per portare dalla loro parte l’opinione pubblica.
Giovedì su questo pastrocchio è apparso sul Corriere della sera un breve esemplare commento di Pierluigi Battista in cui si denunciano appunto le previsioni basate su dati non verificati, oscurate da incrostazioni emotive e da preconcetti ideologici. Con il che, naturalmente, non si vuole dire che è bene infischiarsene dei guai che noi umani produciamo. Ma si vuole sommessamente dire che occorre parlare con onestà, avendo sempre presente la giusta prospettiva globale (globale in senso temporale geologico, naturalmente). I ghiacciai dell’Himalayia… Ma per favore!
Ernesto Carafoli
Biochimica, Università di Padova