Battista le spara su Durban

Forse fra qualche anno si ricrederà, senza farlo vedere, come su Berlusconi. Ma per ora conviene cavalcare la tigre del negazionismo (o scetticismo) climatico. E cosi' "Pigi" Battista commenta con compiacimento la delusione del Summit climatico di Durban, dicendo che che "il global warming, forse anche a causa dei dati incautamente imprecisi forniti da una comunità scientifica inaffidabile e manovriera, non e' piu' in cima all'agenda psicologica del mondo".
Tutto l'editoriale merita di essere letto sul Corriere di oggi (articolo), perche non capita tutti i giorni di trovarsi di fronte al "metodo Battista", che consiste nell'imbastire un brillante elzeviro dando un twist tutto particolare ai cosiddetti "fatti" (fatti?) e addossando la responsabilita' agli innocenti di turno (in questo caso i poveri climatologo "manovrieri"). Dei climatologi Battista deve aver letto qualche nefandezza a proposito di climategate e IPCC. Poco importa che otto commissioni d'inchiesta abbiano scagionato gli scienziati dell'universita di East Anglia e le imprecisioni dell'IPCC siano state abbondantemente ridimensionate. I lettori di Battista mica lo sanno. Mentre è così facile sparare sugli ecologisti profeti di sventura e sui summit flop. E' interessante notare come un notista politica che si avventura nei domini della scienza estende il significato dell'eventuale "fallimento" delle trattative politiche sul clima per inferirne che il cambiamento climatico non esiste, che è frutto delle solite ossessioni ambientaliste e di una cricca di scienzaiti facinorosi e ideologizzati. Devono essere il correlativo scientifico dei magistrati di Mani pulite...
Per fortuna il Corriere ospita accanto all'elzeviro un' opinione sensata di Daniele Pernigotti di climalteranti.it che valuta le cose positive uscite da questo ultimo summit, dove gente seria si è data da fare in un defatigante negoziato di 15 giorni per far fare un passo avanti alla diplomazia climatica. Un passo modesto, se si vuole, ma concreto, come racconta climalteranti. (luca carra)