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MISSION: chi siamo

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Il progetto MISSION è realizzato dai seguenti enti:

Ente capofila

  • Liceo Filzi, Rovereto. Trento. [link]

Enti partecipanti

  • IIS Ricci Macerata [link
  • Zadig srl. Milano [link
  • MUSE. Museo delle Scienze di Trento [link]

Scuole che partecipano alla sperimentazione

  • Scuola media Caiatino, Caiazzo, CE
  • Scuola primaria "primo circolo" Istituto Comprensivo 1 Novi Ligure (AL)
  • Scuola secondaria Ottolini (Rescaldina) Monza (MI)
  • Scuola media Istituto Comprensivo "de Magistris", Caldarola (MC)
  • Scuola primaria Via Le Grazie, Istituto Comprensivo "Badaloni", Recanati (MC)

Il progetto è realizzato con i fondi del Bando MIUR della divulgazione scientifica (codice bando) e prevede la collaborazione di insegnanti appartenenti a 12 scuole distribuite su tutto il territorio nazionale.


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Di latticini, biotecnologie e latte sintetico

La produzione di formaggio è tradizionalmente legata all’allevamento bovino, ma l’uso di batteri geneticamente modificati per produrre caglio ha ridotto in modo significativo la necessità di sacrificare vitelli. Le mucche, però, devono comunque essere ingravidate per la produzione di latte, con conseguente nascita dei vitelli: come si può ovviare? Una risposta è il latte "sintetico" (non propriamente coltivato), che, al di là dei vantaggi etici, ha anche un minor costo ambientale.

Per fare il formaggio ci vuole il latte (e il caglio). Per fare sia il latte che il caglio servono le vacche (e i vitelli). Cioè ci vuole una vitella di razza lattifera, allevata fino a raggiungere l’età riproduttiva, inseminata artificialmente appena possibile con il seme di un toro selezionato e successivamente “forzata”, cioè con periodi brevissimi tra una gravidanza e la successiva e tra una lattazione e l’altra, in modo da produrre più latte possibile per il maggior tempo possibile nell’arco dell’anno.