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Fondi a pioggia su Capanna

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I 20 milioni di euro destinati dalla presidenza del Consiglio e da vari ministeri alla Fondazione Diritti genetici per il progetto GenEticaMente scatena le proteste nel mondo della scienza. Così la Federazione Italiana di Scienze della Vita (che raduna tutte le società scientifiche che si occupano di piante) nel suo comunicato: "La federazione si associa alla protesta della comunità scientifica italiana per la notizia, rilanciata da molti giornali, della recente assegnazione di 20 milioni di euro alla cosiddetta "Fondazione Diritti Genetici". Tale Fondazione presieduta da Mario Capanna si propone di sviluppare un progetto, denominato GenEticaMente, per il miglioramento delle piante di interesse agrario attraverso processi di selezione genetica assistita da marcatori molecolari (MAS), una tecnologia che già da decenni viene applicata nelle università e nei centri di ricerca agricola in Italia. La nostra Federazione esprime rammarico e preoccupazione per il fatto che questa elargizione di fondi sia stata fatta al di fuori di qualunque sistema di valutazione scientifica proprio nel momento in cui, per esempio attraverso la riforma dell'Università, si propone di utilizzare il merito come criterio unico nella assegnazione delle poche risorse disponibili. La Fondazione Diritti Genetici non presenta alcuna garanzia di competenza e qualificazione per portare avanti progetti scientifici e, anzi, si è distinta nel passato per le sue posizioni anti-scientifiche sulla ricerca genetica in Agricoltura, ignorando tutti i pareri espressi dalla nostra Federazione e dalle Accademie e Società scientifiche nazionali e internazionali. La Federazione Italiana di Scienze della Vita sollecita la Presidenza del Consiglio e tutte le Istituzioni pubbliche che hanno sponsorizzato la Fondazione Diritti Genetici a sospendere qualsiasi erogazione di fondi che prescinda da una attenta valutazione da parte di esperti riconosciuti e ad intraprendere un confronto sulla politica e sulle modalità di finanziamento della ricerca biologica in Italia".

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Genetica

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Scoperto un nuovo legame chimico carbonio-carbonio

Un gruppo di ricercatori dell'Università di Hokkaido ha fornito la prima prova sperimentale dell'esistenza di un nuovo tipo di legame chimico: il legame covalente a singolo elettrone, teorizzato da Linus Pauling nel 1931 ma mai verificato fino ad ora. Utilizzando derivati dell’esafeniletano (HPE), gli scienziati sono riusciti a stabilizzare questo legame insolito tra due atomi di carbonio e a studiarlo con tecniche spettroscopiche e di diffrattometria a raggi X. È una scoperta che apre nuove prospettive nella comprensione della chimica dei legami e potrebbe portare allo sviluppo di nuovi materiali con applicazioni innovative.

Nell'immagine di copertina: studio del legame sigma con diffrattometria a raggi X. Crediti: Yusuke Ishigaki

Dopo quasi un anno di revisione, lo scorso 25 settembre è stato pubblicato su Nature uno studio che sta facendo molto parlare di sé, soprattutto fra i chimici. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Hokkaido ha infatti sintetizzato una molecola che ha dimostrato sperimentalmente l’esistenza di un nuovo tipo di legame chimico, qualcosa che non capita così spesso.