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Il primo paziente guarito?

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Dopo più di tre anni e mezzo dal trapianto di cellule staminali che fece sparire i segni dell’infezione da HIV in un malato di AIDS colpito da leucemia mieloide acuta, l’effetto della cura continua.

Anzi, i ricercatori dell’Ospedale Charitè di Berlino che effettuarono allora l’intervento, hanno verificato che a distanza di tanto tempo, nonostante l’interruzione della terapia antivirale, gli anticorpi contro il virus sono in continua discesa e non è stato possibile trovare particelle virali in diversi campioni di sangue e di tessuti. Ma soprattutto i linfociti T CD4+ del donatore hanno soppiantato quelli dell’ospite, raggiungendo in un paio d’anni i livelli normali di una persona sana della stessa età e ricostituendo così le difese immunitarie del malato, compromesse dalla malattia.

Allers K et. Evidence for the cure of HIV infection by CCR532/32 stem cell transplantation. December 8, 2010; DOI 10.1182/blood-2010-09-309591 (link)

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AIDS

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Oggi in Italia le donne single e le coppie lesbiche non hanno accesso alla procreazione medicalmente assistita (PMA). A giorni, però, le carte in tavola potrebbero cambiare, rivoluzionando le prospettive di migliaia di persone.

Nell’estate del 2024 una donna torinese, E., ha chiesto a un centro medico toscano di ricorrere a un trattamento di procreazione medicalmente assistita (PMA). Il trattamento consiste nel prelevare gli ovuli della paziente, fecondarli in vitro con spermatozoi provenienti da donazioni, e reimpiantare in utero un primissimo stadio di sviluppo dell’embrione. Quando è emerso che E. non aveva un marito né un compagno, a malincuore il centro ha dovuto rigettare la richiesta.