fbpx L'HIV batte l'olio di Lorenzo | Page 6 | Scienza in rete

L'HIV batte l'olio di Lorenzo

Primary tabs

Read time: 1 min

Dopo i risultati ottenuti dall'équipe di Maria Grazia Roncarolo al San Raffaele di Milano, un altro piccolo ma significativo successo riaccende le speranze sulle prospettive della terapia genica. Con il virus dell'AIDS, modificato in modo da diventare innocuo, un gruppo internazionale coordinato dai ricercatori dell'INSERM di Parigi è infatti riuscito a correggere il difetto responsabile dell'adrenoleucodistrofia legata al cromosoma X, una malattia rara, ma resa nota dal film L'olio di Lorenzo. Il suo trattamento standard, che riesce a rallentare la progressiva demielinizzazione cerebrale caratteristica della patologia senza però guarirla, è il trapianto di midollo allogenico. In due bambini in cui non si è trovato un donatore compatibile, gli studiosi francesi hanno provato a utilizzare l'HIV modificato per inserire il gene mancante, chiamato ABCD1, nelle cellule CD 34+ prelevate dai piccoli pazienti stessi, che sono stati poi reinfusi dopo un trattamento mieloablativo. Il vettore si è rivelato più efficiente e sicuro dei retrovirus usati in passato. Dopo 14-16 mesi dal trattamento si è cominciato ad assistere a un rallentamento del processo di demielinizzazione - un risultato sovrapponibile a quello che si può ottenere col trapianto - ma da 24 a 30 mesi dopo la cura dal 9 al 14 per cento dei leucociti esprimeva il gene corretto, contro lo 0,1 per cento ottenuto in passato con i retrovirus.

Science 2009; 326: 805
Science 2009; 326: 818

Autori: 
Sezioni: 
Terapia genica

prossimo articolo

Viaggio nella realtà della gravidanza per altre persone

Surrogacy Underground è il documentario degli antropologi Rossella Anitori e Darel Iaffaldano Di Gregorio, che esplora le esperienze di persone coinvolte nella gestazione per altri in diversi paesi, leggi e culture. Attraverso le storie personali di donne, genitori e bambini e con i contributi di avvocati, medici ed esperti, offre una visione sfumata della gestazione per altri che sottolinea l'importanza di comprendere e ascoltare le esperienze diverse senza pregiudizi.

Come raccontare l’esperienza di chi partecipa a un percorso di gravidanza per altre persone, in uno qualsiasi dei ruoli possibili? Ci hanno provato due antropologi: Rossella Anitori e Darel Iaffaldano Di Gregorio, realizzando il documentario Surrogacy Underground. 70 minuti di racconti personali, spesso intimi, di riflessioni e confronti tra realtà diverse, così come sono diversi i paesi, le leggi e le sensibilità.