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Milano - ultimo incontro "Colloqui per la scienza"

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Con oggi termina il ciclo di incontri "Colloqui per la Scienza" organizzato dal Comune di Milano in collaborazione con la Fondazione Beat Leukemia e il sostegno dell’assessore alla Politiche per il Lavoro, Università e Ricerca Cristina Tajani insieme alla Senatrice Elena Cattaneo dell’Università degli Studi di Milano.

L'appuntamento di oggi Giovedì 19 Giugno dal titolo "Eccellenze e integrazione: Occasioni per Milano" si terrà dalle 18.00 alle 20.00 a Palazzo Marino in Sala Alessi (Piazza della Scala 2).

Dopo un'introduzione di Stefania Giannini, Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, prenderanno la parola Jacopo Meldolesi dell'Università Vita-Salute San Raffaele ("Le eccellenze le abbiamo costruite. Ora dobbiamo imparare a sfruttarle adeguatamente"), Ferdinando Cornelio dell'IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta - Milano ("Il progetto strategico sui deficit cognitivi nell'adulto, un esempio concreto di percorso traslazionale"), Alessandro Sidoli di Assobiotec ("L'industria innovativa come motore di sviluppo economico ed occupazionale: esempi e prospettive future nel settore delle biotecnologie") e Michela Matteoli, Direttore dell’Istituto di Neuroscienze del CNR. Chiuderà i lavori Gianfelice Rocca, Presidente Assolombarda.

L'evento sarà moderato da Gianluca Vago, Rettore Università degli Studi di Milano e Daniela Ovadia, giornalista scientifica, direttore scientifico di Agenzia Zoe.









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Di latticini, biotecnologie e latte sintetico

La produzione di formaggio è tradizionalmente legata all’allevamento bovino, ma l’uso di batteri geneticamente modificati per produrre caglio ha ridotto in modo significativo la necessità di sacrificare vitelli. Le mucche, però, devono comunque essere ingravidate per la produzione di latte, con conseguente nascita dei vitelli: come si può ovviare? Una risposta è il latte "sintetico" (non propriamente coltivato), che, al di là dei vantaggi etici, ha anche un minor costo ambientale.

Per fare il formaggio ci vuole il latte (e il caglio). Per fare sia il latte che il caglio servono le vacche (e i vitelli). Cioè ci vuole una vitella di razza lattifera, allevata fino a raggiungere l’età riproduttiva, inseminata artificialmente appena possibile con il seme di un toro selezionato e successivamente “forzata”, cioè con periodi brevissimi tra una gravidanza e la successiva e tra una lattazione e l’altra, in modo da produrre più latte possibile per il maggior tempo possibile nell’arco dell’anno.