fbpx La spedizione dei Mini Darwin | Page 4 | Scienza in rete

La spedizione dei Mini Darwin

Primary tabs

Read time: 3 mins

logo

Dal 26 dicembre 2011 al 9 gennaio 2012 sette bambini, italiani e argentini, un paleontologo e un biologo marino andranno a esplorare alcuni tra i siti paleontologici più importanti, dall’Oceano Atlantico alle Ande, tra cui la Valle dei Dinosauri, per riscoprire insieme la storia della vita sulla Terra.


Trieste, 22 dicembre 2011 – Sulle tracce di Charles Darwin, destinazione Argentina. Parte lunedì 26 dicembre la spedizione Mini Darwin, realizzata da Sissa Medialab con la collaborazione del Museo delle Scienze di Trento, il patrocinio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Oceanografia Sperimentale (OGS) di Trieste e il supporto tecnico di Metamondo Tour Operator. L’Argentina è uno dei luoghi dove è stata rinvenuta la maggior quantità di fossili e dove sono stati scoperti alcuni tra i dinosauri più grandi del mondo, fossili di mammiferi giganti estinti, conchiglie marine in cima alle montagne, boschi pietrificati risalenti a epoche remotissime e molto altro. Darwin, nel suo viaggio intorno al mondo a bordo del brigantino Beagle, è stato tra i primi a scoprire e descrivere queste meraviglie.
Rivivendo il viaggio straordinario compiuto in questa terra dal padre dell’evoluzionismo, sette bambini (italiani e argentini, dai 9 ai 12 anni), insieme al paleontologo Marco Avanzini e al biologo Alfred Beran, percorreranno oltre 4000 chilometri per riscoprire la storia della vita sul nostro pianeta. Il loro viaggio toccherà alcuni dei siti paleontologici più interessanti, alcuni dei luoghi dove Darwin, tra il 1832 e il 1835, ha rinvenuto fossili straordinari che lo hanno convinto che la vita ha cambiato forma nel corso del tempo, attraverso lente e continue trasformazioni tuttora in corso.

Il paleontologo Marco Avanzini e al biologo Alfred Beran
Il paleontologo Marco Avanzini e al biologo Alfred Beran

Prima tappa Buenos Aires, al Museo de Ciencias Naturales “Bernardino Rivadavia”. Si sposteranno poi 600 chilometri a sud, a Punta Alta, sull’Oceano Atlantico, dove Darwin scoprì fossili di giganteschi mammiferi, i megateri, specie di enormi bradipi terrestri. I giovani esploratori saranno accompagnati dagli esperti del Museo de Ciencias Naturales “Carlos Darwin” di Punta Alta. Sarà poi la volta della zona di Neuquén, detta anche Valle dei Dinosauri: al Centro Paleontológico Lago Barreales, al Museo “Carmen Funes” di Plaza Huincul e al  Museo “Ernesto Bachman” di Villa El Chocón dove sono conservati i fossili di Argentinosauro e di Gigantosauro carolinii rinvenuti nelle vicinanze. In questa regione argentina, considerata la terra promessa dei paleontologi, i mini Darwin festeggeranno l’arrivo del 2012.
Si fermeranno poi a Uspallata sulle Ande, a 85 chilometri dalla città di Mendoza, dove si trova El Bosque Darwin, un bosco fossile pietrificato scoperto da Darwin stesso e che oggi porta il suo nome. Infine, tornando verso Buenos Aires si fermeranno in una estancia, una specie di grande fattoria, dove i gauchos allevano le mucche.
Tutto il viaggio sarà documentato giorno per giorno sul sito www.minidarwin.it, inoltre saranno realizzati materiali didattici, giochi, video e un libro.

mini darwin

Mini Darwin è un progetto di Sissa Medialab: una serie di spedizioni durante le quali scienziati e ragazzi lavorano insieme per esplorare, scoprire ed elaborare una personale interpretazione degli ambienti e dei fenomeni osservati. Nasce nel 2006 con la spedizione alle Galápagos, dove Darwin ha elaborato i primi elementi della teoria dell’evoluzione. Nel 2008, è stata organizzata una spedizione sui vulcani italiani, e nel 2010 nella foresta amazzonica. Il 2011 è la volta dell’Argentina, dove Darwin è stato per circa un anno e mezzo e ha fatto importanti scoperte in paleontologia. L’idea di fondo è utilizzare il viaggio per affrontare in modo anche avventuroso argomenti fondamentali della scienza di oggi: la storia della vita e la storia del pianeta. Dalle spedizioni alle Galápagos e sui vulcani italiani sono state inoltre prodotte due mostre itineranti, interattive e multimediali dedicate ai ragazzi: Mini Darwin alle Galápagos  e Avventura sui vulcani.  La Terra raccontata dai bambini.

Contatti e link:
[email protected]
www.minidarwin.it

Autori: 
Sezioni: 
Indice: 
Evento
Titolo: 

prossimo articolo

Di latticini, biotecnologie e latte sintetico

La produzione di formaggio è tradizionalmente legata all’allevamento bovino, ma l’uso di batteri geneticamente modificati per produrre caglio ha ridotto in modo significativo la necessità di sacrificare vitelli. Le mucche, però, devono comunque essere ingravidate per la produzione di latte, con conseguente nascita dei vitelli: come si può ovviare? Una risposta è il latte "sintetico" (non propriamente coltivato), che, al di là dei vantaggi etici, ha anche un minor costo ambientale.

Per fare il formaggio ci vuole il latte (e il caglio). Per fare sia il latte che il caglio servono le vacche (e i vitelli). Cioè ci vuole una vitella di razza lattifera, allevata fino a raggiungere l’età riproduttiva, inseminata artificialmente appena possibile con il seme di un toro selezionato e successivamente “forzata”, cioè con periodi brevissimi tra una gravidanza e la successiva e tra una lattazione e l’altra, in modo da produrre più latte possibile per il maggior tempo possibile nell’arco dell’anno.