fbpx Trottole cosmiche | Page 2 | Scienza in rete

Trottole cosmiche

Primary tabs

Read time: 2 mins

L'esempio più gettonato per illustrare cosa sono le pulsar è quello di un faro: un potentissimo faro cosmico rotante che, a intervalli regolari, ci investe con il suo lampo di energia elettromagnetica. L'esempio regge, ma quando si scopre che le pulsar ruotano su se stesse a velocità davvero incredibili - le più lente impiegano poco più di 8 secondi, ma ve ne sono alcune che completano una rotazione in meno di due millisecondi - diventa fondamentale spiegare da cosa abbia origine quella loro folle rotazione.

Fino a qualche anno fa l'idea corrente era che tutto dipendesse dalla rotazione della stella da cui erano nate. Quando questa stella esplode come supernova, le sue regioni centrali si contraggono e si verifica ciò che vediamo sulle piste di ghiaccio quando un pattinatore avvicina le braccia al corpo aumentanto la sua velocità di rotazione (i fisici parlano di conservazione del momento angolare).

Gli ultimi studi, però, chiamano in causa un differente fenomeno, vale a dire le incredibili correnti gassose che si originano in occasione dell'esplosione della supernova. Secondo recenti simulazioni computerizzate, infatti, l'intensità di questi flussi di gas sarebbe in grado di accelerare in modo davvero efficiente la rotazione della futura pulsar.

L'immagine è tratta dalla simulazione dell'esplosione di una supernova effettuata da Hongfeng Yu con il supercomputer dei Sandia National Laboratories di Livermore. Immediato notare l'incredibile turbolenza del gas (i gas con entropia più elevata sono colorati in giallo) e l'asimmetria del processo. Queste correnti gassose avrebbero lo stesso effetto della cordicella con la quale i bambini mettono in rotazione alcuni tipi di trottola.

Fonte: Nature

Autori: 
Sezioni: 
Astronomia

prossimo articolo

Agenti IA come assistenti alla ricerca scientifica

Ritratto immaginario di un ricercatore umano e del suo assistente robot

I ricercatori lavorano con un volume crescente di letteratura scientifica e metodologie sempre più complesse, e per questo possono avvalersi di nuovi strumenti di supporto: Agent Laboratory, AgentRxiv, AI Scientist-v2 e Co-Scientist sono sistemi basati sull'intelligenza artificiale progettati per aiutarli nel loro lavoro.

Il panorama della ricerca scientifica contemporanea presenta diverse sfide significative. Da un lato, la specializzazione crescente richiede competenze sempre più verticali, dall'altro la necessità di studi interdisciplinari comporta la capacità di navigare attraverso domini di conoscenza diversi. Questo paradosso mette pressione sui ricercatori, che devono bilanciare profondità e ampiezza nelle loro indagini.