LʼUnesco, braccio culturale delle Nazioni Unite, 192 paesi che cercano una strada comune verso la pace, lo sviluppo e il progresso scientifico ha proclamato il 2015 “Anno Internazionale della Luce”.
Viene in aiuto una serie di anniversari.
É passato un millennio dai lavori di ottica dellʼarabo Ibn al-Haytham, noto in occidente come Alhazen.
Due secoli fa, nel 1815, Fresnel proponeva la sua teoria ondulatoria della luce.
Centʼanni fa Einstein includeva la luce nella relatività generale.
Mezzo secolo fa si scopriva la “luce” del Big Bang e Charles Kao fondava le telecomunicazioni su fibra ottica.
LʼItalia è molto coinvolta.
LʼInternational Centre for Theoretical Physics di Trieste coordina il Segretariato generale dellʼAnno della Luce con Joe Niemela, responsabile del gruppo di fisica applicata presso lʼistituto triestino. A livello nazionale svolgono un ruolo guida la Società italiana di fisica, lʼIfn-Cnr con il Politecnico di Milano, lʼIstituto nazionale di astrofisica con la Società astronomica italiana, e lʼINRiM, Istituto nazionale di ricerca metrologica che ha sede a Torino (le unità di misura di lunghezza e di tempo, il metro e il secondo, sono agganciate rispettivamente alla velocità della luce e alla frequenza di una radiazione).
A parte gli aspetti ufficiali, lʼAnno della luce attira lʼattenzione su temi fondamentali per lʼumanità: la fotosintesi che avviene nelle foglie delle piante è alla base della vita sulla Terra, la velocità della luce è il riferimento per due unità di misura essenziali, il tempo e lo spazio, e da raggi di luce derivano tutte le nostre conoscenze sullʼuniverso.
L'anno della luce
Fonte:
Data:
22 January, 2015
Soggetto:
Incontro con Massimo Inguscio, Giovanni Bignami e Elio Giamello
Italiano
Read time: 2 minsSubmitted by Emanuela Clavarino on 27 January, 2015 - 18:01GiovedìScienza
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