newsletter finesettimana #67
Cronache della ricerca #240 / 9 novembre 2022
Buongiorno,
Questa settimana pubblichiamo il commento di Chiara Sabelli alla decisione del Governo di rendere pubblici i dati della pandemia settimanalmente, pur continuando a raccoglierli quotidianamente.Vi ricordiamo poi che alle 14 di oggi ospitiamo su Scienza in rete il webinar dedicato al ruolo dei vaccini, con Guido Forni ed Eva Benelli.
Brutte notizie per i pricnipali quotidiani, telegiornali e programmi televisivi italiani: parlano troppo poco di crisi climatica e non indicano quasi mai che la causa sono i combustibili fossili.
Vi invitiamo infine a iscrivervi agli aggiormanenti della rete Climate Media Center Italia, che raccoglie dichiarazioni di esperti in vari settori su rapporti ed eventi climatici per supportare l'attività giornalistica.
Buona lettura!
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Covid-19: migliori dati, migliore scienza, migliori politiche
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Crediti immagine: Marina Noordegraaf
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di Chiara Sabelli
Il governo ha deciso che i dati sulla pandemia verranno pubblicati ogni sette giorni, pur continuando a raccoglierli come prima. L'obiettivo è adottare un approccio non ideologico alla gestione della pandemia, valutando i provvedimenti da prendere in base alle evidenze scientifiche e facendo una informazione chiara che responsabilizzi i cittadini. Tuttavia, l'atteggiamento dimostrato in queste prime settimane verso i dati della pandemia va nella direzione opposta. La ricerca scientifica ha bisogno di dati di qualità, aperti, accessibili, facili da reperire e da elaborare. I dati che la Protezione Civile pubblicava giornalmente, e che da ora pubblicherà ogni venerdì, hanno queste caratteristiche e sono quindi diventati la base di visualizzazioni, elaborazioni e ricerca scientifica. Per quel che riguarda l'informazione chiara e la responsabilizzazione dei cittadini, non è cercando di spegnere l'attenzione sui dati che si raggiungerà lo scopo. Piuttosto occorrerebbe educare i cittadini alla lettura di quei dati e quindi soprattutto all’incertezza che essi sempre contengono.
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Webinar 9 novembre: quale ruolo per i vaccini nella partita a scacchi tra umanità e Sars-CoV-2?
Se il rapporto che si è instaurato tra il virus Sars-CoV-2 e specie umana può assomigliare a una partita a scacchi non è perché il virus insegua una propria strategia, come talvolta si afferma. Piuttosto, i miliardi di virus che si generano a gran velocità e vengono dispersi dalle persone infette sono pieni di errori che ogni tanto, casualmente, danno origine a una nuova variante che presenta vantaggi tali da affermarsi e sfidare nuovamente la nostra capacità di proteggerci. In questa partita a scacchi, qual è il ruolo dei vaccini? Le strategie (queste sì) di ricerca e produzione di vaccini diversi sono vincenti o generano solo confusione? E dovremo continuare a sottoporci a più di una vaccinazione all’anno? Ne ragionano Guido Forni (immunologo) ed Eva Benelli (redazione Scienza in rete) mercoledì 9 novembre alle 14.
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Quando i giornalisti italiani parlano (poco) di crisi climatica, non dicono che è colpa dei combustibili fossili
di Jacopo Mengarelli
La seconda parte del lavoro dell'Osservatorio di Pavia, commissionato da Greenpeace Italia, sui media italiani e il clima vede un aumento dell'attenzione sulla crisi climatica ancora insufficiente. Complice anche al pubblicità, fornita spesso da aziende inquinanti.
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Climate Media Center Italia: iscriviti alla newsletter
La rete Climate Media Center Italia supporta l'attività dei giornalisti tramite la raccolta di "commenti degli esperti" a rapporti di enti e organizzazioni internazionali, eventi e situazioni relative alla crisi climatica e alla transizione ecologica. Si può ricevere il materiale via mail e consultarlo sul sito. Inoltra questa mail per segnalare l'iniziativa a colleghi e amici!
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