newsletter finesettimana #44
Buon sabato,
speriamo abbiate passato una buona estate.
Ripartiamo con un approfondimento sul futuro della Laguna di Venezia e del MoSE.
Perché il MoSE sia efficace nel proteggere Venezia fino alla fine del secolo occorre
ridurre drasticamente le emissioni di gas a effetto serra, altrimenti si rischiano chiusure di sei mesi all'anno
già alla fine di questo secolo. Nel breve periodo bisogna lavorare sui modelli di previsione, per metterli
in condizione di prevedere eventi tipo quello del novembre 2019. Queste le conclusioni di una recente rassegna degli studi scientifici sul tema.
Poi, una selezione di notizie dai giornali di tutto il mondo e gli ultimi aggiornamenti su Covid-19.
Buona lettura (per segnalare questa newsletter agli amici ecco il link per l'iscrizione) |
|
ACQUA ALTA A VENEZIA: FINO A QUANDO BASTERÀ IL MOSE? |
GodeNehler/Wikipedia (CC BY-SA 4.0).
|
Dopo quasi cinquant’anni dalla Legge Speciale per Venezia, approvata nel 1973 per definire gli interventi di salvaguardia della città in seguito alla tremenda alluvione del novembre 1966, il Modulo Sperimentale Elettromeccanico (MoSE) entrerà in funzione il prossimo anno. I 78 pannelli mobili disposti sulle tre bocche di porte della Laguna di Venezia verranno azionati quando il livello dell’acqua supererà i 110 centimetri rispetto a un livello di riferimento chiamato Zero Mareografico di Punta Salute, all’ingresso del Canale della Giudecca. Questo non impedirà che Piazza San Marco si allaghi, trovandosi essa in una delle zone più basse del centro storico, circa 80 centimetri più in alto di Punta Salute. Il livello della pavimentazione cittadina è estremamente variabile, se si pensa che passeggiando vicino al Ponte di Rialto si è a circa 105 centimetri sopra Punta Salute, mentre alla stazione di Venezia Santa Lucia a 135 centimetri.
L’efficacia del MoSE nel proteggere Venezia dipenderà nel breve termine dalla capacità di prevedere il livello dell’acqua nella laguna con sufficiente precisione e anticipo, e nel lungo termine dall’impatto del cambiamento climatico.
Sono queste le domande cui ha provato a dare risposta una edizione speciale della rivista Natural Hazards and Earth System Sciences pubblicata la scorsa settimana, passando in rassegna le conoscenze scientifiche accumulate finora ed elaborandone una sintesi.
«Da cittadino, prima ancora che da ricercatore, ritengo fondamentale ragionare fin da subito sulle prospettive di lungo termine. Per concepire, costruire e mettere in funzione il MoSE sono stati necessari quasi cinquant’anni», esordisce Piero Lionello, professore presso il dipartimento di scienze e tecnologie biologiche e ambientali dell’Università del Salento e uno dei coordinatori del lavoro. «Dobbiamo capire fino a quando il MoSE sarà in grado di proteggere Venezia e la sua laguna. Alcuni scenari climatici indicano che questo tipo di soluzione potrebbe diventare inadeguata nella seconda metà di questo secolo. Iniziare ora la discussione su modifiche e integrazioni della strategia di difesa attuale o sull'ideazione di nuove soluzioni, consentirebbe di essere pronti nel caso in cui gli scenari più pessimistici si avverino.» Continua a leggere su Scienza in rete
|
|
ALTRE NOTIZIE |
Il rover della NASA Perseverance è riuscito a estrarre un campione di roccia dalla superficie di Marte
Il blocco di roccia lungo 70 cm, chiamato Rochette, è ora conservato in un contenitore
ermetico all'interno della "pancia" di Perseverance e aspetta che una navicella lo vada
a prelevare per portarlo sulla Terra, non prima del 2031
[Nature]
Solo il 5% degli articoli pubblicati su Covid-19 sono nati come preprint
Il numero di preprint pubblicati,
soprattutto su medRxiv, è cresciuto vertiginosamente ma i ricercatori preferiscono ancora le riviste con peer-review.
Questa è stata accelerata (da 130 a 90 giorni in media), senza (sembra) compromettere la qualità del risultato
[Science]
Diagnosi del tumore al seno dalla mammografia: le reti neurali sono in generale meno accurate dei radiologi esperti
A concluderlo è una rassegna 12 studi di accuratezza di diversi sistemi di intelligenza artificiale.
Si parla da tempo dell'importanza di sottoporre questi software a uno scrutinio approfondito, ma ancora non esistono approcci standard
[Le Monde]
Per simulare l'attività di un neurone biologico serve una rete neurale con almeno cinque strati (e 1000 nodi)
Lo studio della Hebrew University indica che le ramificazioni dendritiche hanno un notevole potere computazionale. Questo suggerirebbe di sostituire i singoli
nodi di una rete neurale con “mini reti neurali”, ciascuna potente come un neurone biologico
[Quantamagazine]
L'MDMA somministrato prima della psicoterapia migliora il trattamento del disturbo post traumatico da stress
Lo studio clinico è stato condotto negli Stati Uniti. Dei 90 partecipanti, coloro che avevano ricevuto
il farmaco avevano avuto effetti benefici migliori di coloro che avevano ricevuto il placebo.
A due mesi di distanza, quasi il 70% del gruppo trattato con MDMA non aveva più il disturbo contro il 32% del gruppo con placebo
[MIT Technology Review]
Covid-19
×
BioNTech sarebbe pronta a fare richiesta di approvazione del suo vaccino contro Covid-19 per i bambini tra 5 e 11 anni giù a metà ottobre
[The Guardian]
×
Sarah Gilbert, la professoressa di Oxford che ha sviluppato il vaccino prodotto da AstraZeneca, ha dichiarato
che i dati indicano che una campagna di massa per la terza dose non è necessaria: «l'immunità tiene bene»
[The Guardian]
×
Cosa sappiamo davvero sulla diminuzione dell'immunità?
[The Atlantic]
×
Anche contro Delta i bambini hanno esiti migliori degli adulti (la maggiore percentuale di bambini tra gli ospedalizzati rispetto al passato
sembra dovuta al fatto che ci sono molti vaccinati tra gli adulti). Perché questo accade? I ricercatori stanno convergendo sull'ipotesi
che sia dovuto a una maggiore reattività dell'immunità innata, rispetto a quella adattiva, ma molti punti restano aperti
[Nature]
×
Le mascherine sono efficaci nel contenere la trasmissione del virus, a dimostrarlo un rigoroso studio clinico condotto in Bangladesh
[Nature]
×
Parla il veterinario che a gennaio del 2020 ha valutato il manoscritto in cui un gruppo di ricercatori
cinesi che descrivevano un nuovo coronavirus capace di essere trasmesso da persona a persona. Il manoscritto
era stato sottoposto alla rivista The Lancet per la pubblicazione
[Science]
×
La cura del long Covid può imparare molto dal trattamento di altre malattie complesse come l'encefalomielite mialgica
[The Atlantic]
|
Per suggerimenti e commenti scrivere a: [email protected] |
Per donare alla Newsletter clicca qui |
Se invece non vuoi più ricevere la newsletter clicca qui |
PS: per tenere Scienza in rete fuori dallo spam aggiungi la nostra mail [email protected] tuoi contatti (per Gmail, vai a contacts.google.com e clicca su "crea contatto"). Se Scienza in rete finisce nelle promozioni di Gmail, trascinala nella casella della tua posta in entrata per non perdere mai un numero! |
Segui Scienza in rete |
|
|
By: |
|
|
|