fbpx Dieci motivi per andare al MeetMeTonight | Scienza in rete

Dieci motivi per andare al MeetMeTonight

Read time: 2 mins

Direttamente dai Giardini “Indro Montanelli” di Milano, Scienza in rete vi racconterà le facce e i diversi momenti di MeetMeTONIGHT.
Un incontro faccia a faccia con la ricerca scientifica milanese per scoprire attraverso musica, dibattiti, fotografie, teatro e dimostrazioni scientifiche, quanto il lavoro di scienziato sia affascinante e fondamentale per il nostro futuro.

Ecco 10 motivi per correre al MeetMeTonight

1) perché gli scienziati non vivono nella torre d’avorio;
2) per scoprire la passione nella ricerca scientifica;
3) per incontrare gli scienziati di 9 città lombarde: Milano, Brescia, Como, Lecco, Lodi, Mantova, Monza, Pavia e Varese;
4) per scoprire la scienza che ci circonda ogni giorno;
5) perché si farà fisica e matematica senza la paura di prendere “3”;
6) per scoprire il ricercatore che è in noi!;
7) perché noi stiamo con Garattini e con la libertà di espressione!;
8) “SanRemo è SanRemo” ma Music Festival ha il suo perché;
9) per scoprire a quale specie animale siamo “cugini”;
10) perché giovani e ricerca scientifica possono cambiare questo Paese

Segui lo speciale storify di Scienza in rete e il dossier dedicato


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

L’insostenibile invisibilità del software

codice software

Essenziale ma spesso dimenticato, il software di ricerca è il motore nascosto della produzione scientifica. Pur contribuendo in modo decisivo alla scoperta e alla riproducibilità dei risultati, rimane in ombra nei criteri di valutazione accademica: riconoscerne il valore significa non solo garantirne la conservazione e la citazione, ma anche rafforzare la scienza aperta e la qualità della ricerca.

Si racconta che negli Stati Uniti, sul finire degli anni ’30, uno sceneggiatore si sedette davanti al produttore della Paramount e consegnasse al famoso regista Ernst Lubitsch 200 pagine bianche, invitandolo a mettere lì il suo già leggendario Lubitsch touch. Una provocazione usata per sottolineare come il lavoro degli sceneggiatori, pur essenziale, restasse sistematicamente nell’ombra nonostante desse corpo alla visione e alle scelte di registi geniali come Lubitsch, appunto.