fbpx Il CNB in merito alla sperimentazione animale | Scienza in rete

Il CNB in merito alla sperimentazione animale

Read time: 2 mins

Nella seduta del 24 gennaio 2014 il Comitato Nazionale per la Bioetica, in risposta ad un quesito della Sen. Elena Cattaneo, ha approvato un documento riguardante i problemi bioetici sollevati dal dibattito sulla sperimentazione animale, a seguito della Legge 6 agosto 2013, n. 9613, art. 13, che recepisce la Direttiva 2010/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2010.

Il Comitato ribadisce sul piano scientifico la centralità della sperimentazione condotta sugli animali quale metodo conoscitivo per studiare gli organismi viventi e in particolare l’uomo. Sul piano etico riconosce la rilevanza di contemperare, in modo equilibrato, beni differenti meritevoli di tutela, anche se di ordine diverso, quali la salute e il benessere degli uomini, la promozione della ricerca scientifica, la riduzione delle sofferenze per gli animali sottoposti a sperimentazione e il loro stesso benessere, il rispetto delle convinzioni personali dei singoli ricercatori.

Il CNB raccomanda che si proceda al recepimento della Direttiva europea e sottolinea alcuni aspetti bioeticamente discutibili della normativa italiana (in merito al divieto di xenotrapianti, alla sperimentazione di sostanze d’abuso, all’allevamento di cani, gatti e primati). Il Comitato raccomanda nell’ambito della sperimentazione animale di semplificare l’assetto regolatorio italiano, di valorizzare i Comitati etici, di consentire il concreto esercizio del diritto all’obiezione di coscienza dei ricercatori, di dare effettiva attuazione alla c.d. adozione delle cavie, di promuovere una maggiore attenzione alle problematiche connesse con l’utilizzo di animali a fini scientifici, sollecitando la creatività dei ricercatori finalizzata anche ad attenuare l’impatto delle sperimentazioni sugli esseri senzienti.
Il Comitato infine fa un appello affinché i media contribuiscano ad evitare il diffondersi di fanatismi, auspicando che nella comunicazione siano rispettati i requisiti di oggettività.

Comunicati stampa -  Comitato Nazionale per la Bioetica

Autori: 
Sezioni: 
Sperimentazione animale

prossimo articolo

Sanità più sostenibile: le raccomandazioni SIAARTI per una anestesia green

Immagine di una sala operatoria con un anestesista e un paziente addormentato sullo sfondo di elementi vegetali

Nel contesto della campagna Green Choosing Wisely, sostenuta da Slow Medicine, con la finalità di rendere i sistemi sanitari più sostenibili, la Società italiana di anestesia ha pubblicato le cinque raccomandazioni per rendere le attività legate all’anestesia e all’analgesia meno impattanti sull’ambiente. A partire dalla scelta dei gas utilizzati per addormentare i pazienti, di cui alcuni hanno un effetto serra che supera di migliaia di volte quello della CO2.

Ne abbiamo già parlato in diverse occasioni: il 5% circa delle immissioni in atmosfera di gas clima-alteranti di origine antropica è riconducibile ai servizi sanitari, un valore equivalente a circa il doppio delle immissioni legate all’intero trasporto aereo mondiale (si veda, per questi dati, il Lancet).