fbpx La bilancia sbilanciata | Scienza in rete

La bilancia sbilanciata

Primary tabs

Read time: 1 min

MateFitness

 

Un oggetto messo sul piatto destro di una bilancia a bracci non uguali pesa 5 g, mentre se posto sul piatto sinistro pesa 9 g. Quanto pesa l'oggetto?

 

La bilancia sbilanciata

 


Il primo che pubblica nel commento la soluzione corretta e una breve
spiegazione verrà premiato con un INGRESSO GRATUITO a:

MateFitness, la palestra della matematica
Spazio didattico di Palazzo Ducale (cortile maggiore)
Piazza Matteotti 26r
Tel. 010 5574004
Genova

I commenti e il nome del vincitore verranno pubblicati tra 14 giorni quando
sotto l'indovinello successivo comparirà
la soluzione di questo indovinello.

SOLUZIONE DE "L'anagramma

Sono quasi 5 milioni!
La parola è composta da 11 lettere.
Quindi, la prima lettera la scegliamo casualmente tra le 11, la seconda tra le 10 rimaste, la terza tra le 9 e così via.
Abbiamo quindi 11*10*9*8*7*6*5*4*3*2*1 possibili disposizioni, ma alcune lettere si ripetono due volte: ci sono due "s", due "t" e due "e".
Dobbiamo quindi togliere dei doppioni, ovvero dobbiamo dividere il risultato per 2*2*2 = 8.
Quindi, il numero di anagrammi è 11*10*9*7*6*5*4*3*2 = 4,989,600.

      COMPLIMENTI A Frank Vincent Serpico PER AVER DATO PER PRIMO LA RISPOSTA CORRETTA!


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Generazione ansiosa perché troppo online?

bambini e bambine con smartphone in mano

La Generazione ansiosa. Come i social hanno rovinato i nostri figli (Rizzoli, 2024), di Jonathan Haidt, è un saggio dal titolo esplicativo. Dedicato alla Gen Z, la prima ad aver sperimentato pubertà e adolescenza completamente sullo smartphone, indaga su una solida base scientifica i danni che questi strumenti possono portare a ragazzi e ragazze. Ma sul tema altre voci si sono espresse con pareri discordi.

TikTok e Instagram sono sempre più popolati da persone giovanissime, questo è ormai un dato di fatto. Sebbene la legge Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA) del 1998 stabilisca i tredici anni come età minima per accettare le condizioni delle aziende, fornire i propri dati e creare un account personale, risulta comunque molto semplice eludere questi controlli, poiché non è prevista alcuna verifica effettiva.