fbpx Il peso della ricerca scientifica nel governo Renzi | Scienza in rete

Il peso della ricerca scientifica nel governo Renzi

Read time: 4 mins

Che peso ha la ricerca scientifica nel governo Renzi e in Parlamento?

 

Sono giorni di polemica sulla scelta dei ministri e soprattutto dei sottosegretari. Lasciando da parte le controversie più politiche, e limitandoci a esaminare i CV dei neonominati alla ricerca scientifica e a quella sanitaria (elenco dei nuovi sottosegretari) non possiamo non osservare scarse competenze ed esperienze maturate in questo ambito. 

Sottosegretari alla Ricerca e all'istruzione:

  • Roberto Reggi (PD, sindaco di Piacenza, ingegnere, Eurogen vendita di energia elettrica) 
  • Angela D’Onghia (Scelta Civica; imprenditirce manifatturiera, Bari)  
  • Gabriele Toccafondi (NCD; laureato in scienze politiche, direttore di coperativa) 

Sottosegretario Ministero della salute: 

E sì che la scelta dei viceministri secondo merito e competenza sarebbe stato un segnale molto importante per questo governo: nella società civile e nelle due camere ricercatori esperti non mancano, anche di grande valore. Tre nomi su tutti: i senatori a vita Elena Cattaneo e Carlo Rubbia, e la parlamentare Ilaria Capua. Forse - come qualcuno ha sottolineato all'indomani delle nomine - la comunità scientifica ha mancato ancora una volta nel fare rete e lobby per "mettere i suoi" nei posti di comando, mentre altri mondi hanno saputo far valere le loro concretissime ragioni.

Sia chiaro: la scarsa rappresentanza nella classe politica di scienziati e ricercatori è un fatto storico, sia perché tradizionalmente in Italia nella borghesia prevalgono le professioni liberali con formazione umanistica, sia perché - almeno negli ultimi decenni - si è andata determinando una frattura fra ceto politico ed èlite, che hanno preferito restare ai margini del processo politico.

Dai dati che seguono si  misura quanto sia esigua la proporzione di professioni scientifiche e più generalmente intellettuali sia nel governo sia nel Parlamento. (E anche la percentuale di laureati, PhD e alti dirigenti è assai inferiore ai parlamentari di Francia, Germania e Gran Bretagna, ma su questo torneremo). Almeno nel tasso di scienziati e intellettuali, come vedremo, il governo Renzi non rappresenta una discontinuità rispetto al passato, nonostante il tanto parlare di "società della conoscenza" e "cittadinanza scientifica". 

Dal database di Camera e Senato abbiamo estratto i profili dei parlamentari e abbiamo estratto le professioni registrate dalle schede anagrafiche:

  • docente universitario 
  • ricercatore 
  • insegnante 
  • medico 
  • ingegnere 
  • altra professione intellettuale o scientifica. 

Ecco i risultati per Governo, Parlamento e Commissione istruzione e ricerca.

Governo

I membri del Governo Renzi sono 61. Solo in 10 svolgono una professione intellettuale o scientifica.

Professioni intellettuali Governo 0 10 20 30 40 50 60 Altro

Ecco l’elenco completo. In evidenza i componenti del MIUR.

Nome Carica Organo Partito Professione
DE VINCENTI Claudio Viceministro Sviluppo Economico PD Docente universitario
DELLA VEDOVA Benedetto Sottosegretario Esteri SC Ricercatore
DELRIO Graziano Sottosegretario Presidenza del Consiglio PD Docente universitario
GIANNINI Stefania Ministro Istruzione e ricerca SC Docente universitario
MADIA Maria Anna Ministro Pubblica Amministrazione PD Ricercatore
OLIVERO Andrea Viceministro Politiche Agricole PD Insegnante
PADOAN Pier Carlo Ministro Economia e delle Finanze Tecnico Docente universitario
PINOTTI Roberta Ministro Difesa PD Insegnante
PISTELLI Lapo Viceministro Esteri PD Docente universitario
REGGI Roberto Sottosegretario Istruzione e ricerca PD Ingegnere

Parlamento

E quanti sono a loro volta i parlamentari che per professione si occupano di ricerca, scienza e insegnamento? Quanti di questi sono inseriti nella commissione istruzione e ricerca di senato e Camera?

Su 950 tra onorevoli, senatori e letti e senatori a vita 216 appartengono a una delle categorie professionali elencate.

Parlamento 0 200 400 600 800 Altro Professioni intellettuali

Così distribuiti fra i vari gruppi parlamentari. In valore assoluto:

Gruppo Docente universitario Ricercatore Ingegnere Insegnante Medico Altra professione intellettuale o scientifica Altro
Fratelli d'Italia - Centrodestra Nazionale 0 0 0 0 0 0 9
Grandi autonomie e libertà 2 0 1 1 3 1 3
Gruppo Misto 0 1 2 1 1 1 32
Gruppo per le autonomie-Psi 2 1 0 0 2 0 7
Lega Nord e autonomie 1 0 2 1 1 0 30
Movimento 5 stelle 1 5 8 12 5 5 119
Nuovo Centrodestra 4 0 2 2 7 0 45
Partito Democratico 35 16 5 23 11 7 304
Per L'Italia 7 0 0 2 0 0 22
Popolo della Libertà 7 0 1 5 8 2 104
Scelta civica per l'Italia 8 2 0 0 1 0 24
Sinistra ecologia e libertà 0 0 1 0 0 0 36

E’ il PD, anche per dimensioni assolute del numero di parlamentari, a portare in Parlamento il maggior numero di docenti e ricercatori. In percentuale, aggregando le professioni intellettuali, i grandi partiti hanno all’incirca la medesima distribuzione di professioni intellettuali, con Lega Nord e PDL con percentuali più basse e Scelta civica con percentuali più alte:

Commissione scienza, istruzione, cultura

Per quanto riguarda le commissioni è stata analizzata la composizione di:

Tra Camera e Senato su un totale di 71 membri di commissione 23 svolgono una professione intellettuale o scientifica.

Commissioni istruzione e ricerca 0 20 40 60 80 Altro Professioni intellettuali

Professione Numero Organo
Altro 33 Camera
Insegnante 7
Docente universitario 2
Ricercatore 2
Altra professione intellettuale o scientifica 1
Altro 15 Senato
Docente universitario 2
Insegnante 4
Medico 2
Ricercatore 3

Articoli correlati

Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Il soffocamento delle università e l’impoverimento del Paese continuano

laboratorio tagliato in due

Le riduzioni nel Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) limitano gli investimenti essenziali per università e ricerca di base: è una situazione che rischia di spingere i giovani ricercatori a cercare opportunità all'estero, penalizzando ulteriormente il sistema accademico e la competitività scientifica del paese.

In queste settimane, sul tema del finanziamento delle università e della ricerca, assistiamo a un rimpallo di numeri nei comunicati della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) e del MUR (Ministero della Università e della Ricerca). Vorremmo provare a fare chiarezza sui numeri e aggiungere alcune considerazioni sugli effetti che la riduzione potrà avere sui nostri atenei ma anche sul paese in generale.