fbpx Nel piatto di domani | Page 6 | Scienza in rete

Nel piatto di domani

Read time: 2 mins

“Nutrire il pianeta. Energia per la vita”: è il tema di Expo 2015, il grande evento internazionale che avrà come protagonista non solo la città di Milano ma l’intero Paese.
Per anticiparne i contenuti e parlare del futuro dell’alimentazione, il MaCSIS, Master in Comunicazione della Scienza e dell’Innovazione Sostenibile dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, organizza un convegno sul tema, che vedrà la partecipazione di Claudia Sorlini, Presidente del Comitato Scientifico di Expo 2015 e docente di microbiologia agraria.
Il cibo è il carburante essenziale per la vita dell’uomo ma ha anche un grande valore simbolico, un modo in cui le culture si esprimono. Il cibo sta cambiando: biotecnologie, desertificazione, nuove pratiche agricole sono solo alcuni dei fattori che influenzano il modo di produrre e consumare gli alimenti. Cosa mangeremo domani?

Nella prima parte della giornata si discuterà di sicurezza e consapevolezza nella filiera alimentare: da un lato gli aspetti produttivi, dall’altro quelli informativi di ciò che mangiamo. Interverranno Ubaldo Montanari, CEO e Presidente di Tenenga srl, Dario Bressanini, giornalista scientifico de Le Scienze, e Roberto Valvassori, docente di zoologia presso l’Università dell’Insubria.
Nella seconda parte si parlerà del cibo del futuro – delle alternative alimentari che la scienza mette a nostra disposizione per affrontare problemi come l’allevamento intensivo, la desertificazione e la povertà – e delle biotecnologie al servizio della biodiversità, con un occhio di riguardo alle start-up italiane del settore. I relatori saranno Mario Bonaccorso, Responsabile Area Marketing e Sviluppo associativo di Assobiotec, Giuseppe Capetta, Innovation Specialist di Intesa Sanpaolo, Andrea Cerroni, docente di Sociologia e Comunicazione della Scienza dell’Università Milano-Bicocca, e Michele Mezza, vice-direttore di Rai International.
Il convegno sarà moderato da Pietro Greco, giornalista scientifico, scrittore e coordinatore del Master MaCSIS.

Su Colpodiscienza, web magazine del Master MaCSIS, e su Scienzainrete, web journal del Gruppo 2003 per la ricerca, saranno pubblicati approfondimenti e contenuti multimediali legati alla giornata.
Sarà possibile seguire il convegno in diretta streaming sia sul canale dell’Università di Milano-Bicocca, sia su Scienzainrete.

La partecipazione è libera: un’occasione sia per gli addetti ai lavori, sia per tutti i cittadini interessati al rapporto tra cibo, futuro e società. Per informazioni: [email protected].

Autori: 
Sezioni: 
Canali: 
Incontro

prossimo articolo

La COP29 delude. Ma quanti soldi servono per fermare il cambiamento climatico?

Il presidente della COP 29 di Baku, Mukhtar Babayev, chiude i lavori con applausi più di sollievo che di entusiasmo. Per fortuna è finita. Il tradizionale tour de force che come d'abitudine è terminato in ritardo, disegna un compromesso che scontenta molti. Promette 300 miliardi di dollari all'anno per aiutare i paesi in via di sviluppo ad affrontare la transizione, rimandando al 2035 la "promessa" di 1.300 miliardi annui richiesti. Passi avanti si sono fatti sull'articolo 6 dell'Accordo di Parigi, che regola il mercato del carbonio, e sul tema della trasparenza. Quella di Baku si conferma come la COP della finanza. Che ha comunque un ruolo importante da giocare, come spiega un report di cui parla questo articolo.

La COP 29 di Baku si è chiusa un giorno in ritardo con un testo variamente criticato, soprattutto dai paesi in via di sviluppo che hanno poca responsabilità ma molti danni derivanti dai cambiamenti climatici in corso. I 300 miliardi di dollari all'anno invece dei 1.300 miliardi considerati necessari per affrontare la transizione sono stati commentati così da Tina Stege, inviata delle Isole Marshall per il clima: «Ce ne andiamo con una piccola parte dei finanziamenti di cui i paesi vulnerabili al clima hanno urgentemente bisogno. Non è neanche lontanamente sufficiente.