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Verso l'Expo: nel piatto di domani

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“Nutrire il pianeta. Energia per la vita”: è il tema di Expo 2015, il grande evento internazionale che avrà come protagonista non solo la città di Milano ma l’intero Paese.
Per anticiparne i contenuti e parlare del futuro dell’alimentazione, il MaCSIS, Master in Comunicazione della Scienza e dell’Innovazione Sostenibile dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, organizza un convegno il 13 marzo 2014 a partire dalla ore 9,30 presso l’Univesità degli Studi Milano-Bicocca.
La giornata vedrà la partecipazione di Claudia Sorlini, Presidente del Comitato Scientifico di Expo 2015 e docente di microbiologia agraria.Il cibo sta cambiando: biotecnologie, desertificazione, nuove pratiche agricole sono solo alcuni dei fattori che influenzano il modo di produrre e consumare gli alimenti. Cosa mangeremo domani?

Nella prima parte della giornata si discuterà di sicurezza e consapevolezza nella filiera alimentare: da un lato gli aspetti produttivi, dall’altro quelli informativi di ciò che mangiamo. Interverranno Ubaldo Montanari, CEO e Presidente di Tenenga srl, Dario Bressanini, giornalista scientifico de Le Scienze, e Roberto Valvassori, docente di zoologia presso l’Università dell’Insubria.
Nella seconda parte si parlerà del cibo del futuro – delle alternative alimentari che la scienza mette a nostra disposizione per affrontare problemi come l’allevamento intensivo, la desertificazione e la povertà – e delle biotecnologie al servizio della biodiversità, con un occhio di riguardo alle start-up italiane del settore. I relatori saranno Mario Bonaccorso, Responsabile Area Marketing e Sviluppo associativo di Assobiotec, Giuseppe Capetta, Innovation Specialist di Intesa Sanpaolo, Andrea Cerroni, docente di Sociologia e Comunicazione della Scienza dell’Università Milano-Bicocca, e Michele Mezza, vice-direttore di Rai International.
Il convegno sarà moderato da Pietro Greco, giornalista scientifico, scrittore e coordinatore del Master MaCSIS.

Su Colpodiscienza, web magazine del Master MaCSIS, e su Scienzainrete, web journal del Gruppo 2003 per la ricerca, saranno pubblicati approfondimenti e contenuti multimediali legati alla giornata.
Sarà possibile seguire il convegno in diretta streaming sia sul canale dell’Università di Milano-Bicocca, sia su Scienzainrete.

La partecipazione è libera: un’occasione sia per gli addetti ai lavori, sia per tutti i cittadini interessati al rapporto tra cibo, futuro e società. Per informazioni: [email protected].

 

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Di latticini, biotecnologie e latte sintetico

La produzione di formaggio è tradizionalmente legata all’allevamento bovino, ma l’uso di batteri geneticamente modificati per produrre caglio ha ridotto in modo significativo la necessità di sacrificare vitelli. Le mucche, però, devono comunque essere ingravidate per la produzione di latte, con conseguente nascita dei vitelli: come si può ovviare? Una risposta è il latte "sintetico" (non propriamente coltivato), che, al di là dei vantaggi etici, ha anche un minor costo ambientale.

Per fare il formaggio ci vuole il latte (e il caglio). Per fare sia il latte che il caglio servono le vacche (e i vitelli). Cioè ci vuole una vitella di razza lattifera, allevata fino a raggiungere l’età riproduttiva, inseminata artificialmente appena possibile con il seme di un toro selezionato e successivamente “forzata”, cioè con periodi brevissimi tra una gravidanza e la successiva e tra una lattazione e l’altra, in modo da produrre più latte possibile per il maggior tempo possibile nell’arco dell’anno.