fbpx Al via il FENS Forum 2014 | Page 3 | Scienza in rete

Al via il FENS Forum 2014

Read time: 4 mins

Le patologie del cervello costano agli europei 800 miliardi di euro all’anno. All’Unione Europea serve un network scientifico di altissimo livello per fermare questa bomba sociale
“Un terzo dei cittadini europei, 179 milioni di persone, ha sofferto nella propria vita di almeno una malattia del cervello, se consideriamo tutte le patologie esistenti, dalle più inabilitanti sino a quelle più lievi, come l’ansia. L’impatto di queste malattie sull’economia di tutti gli stati europei è una vera e propria bomba a orologeria innescata, soprattutto in vista del progressivo invecchiamento della popolazione. Per affrontare questa emergenza sociale l’Europa deve dotarsi di un forte network scientifico sia per la ricerca di base che per quella clinica”. A dichiararlo è Monica DiLuca, che entrerà in carica come Presidente della Federazione Europea di Neuroscienze durante il FENS Forum 2014 che si terrà a Milano dal 5 al 9 luglio: in termini di importanza si tratta del secondo evento scientifico del mondo dedicato al cervello, il più rilevante del nostro continente.
Al FENS Forum 2014, a cui parteciperanno più di 5.500 neuroscienziati provenienti da tutto il mondo, verranno presentati e discussi dati su tutte le condizioni che colpiscono il sistema nervoso: dalle dipendenze dalle droghe all’epilessia, dai disordini mentali ai tumori cerebrali, dai traumi alle malattie neurodegenerative, dall’autismo alla depressione, dall’ansia ai disturbi del sonno, per arrivare sino ai temi etici legati alla ricerca sul cervello.
Le patologie del sistema nervoso uccidono meno delle malattie cardiovascolari o tumorali, ma causano disabilità di maggiore durata, con costi sanitari più alti che ammonterebbero a circa 798 miliardi di euro all’anno. I costi diretti per i ricoveri dovuti a “brain diseases” sono stati stimati in 296 miliardi di euro (il 24% dei costi sanitari diretti in Europa), cui si aggiungono i costi dei trattamenti (stimati in 186 miliardi di euro) e la mancanza di produttività lavorativa (con una stima di 315 miliardi di euro).
Nonostante l’impatto devastante delle malattie legate al cervello e gli sforzi della comunità scientifica, in Europa sono ancora modeste le risorse finanziarie che vengono destinate alla ricerca in questi campi. È necessario un impegno molto maggiore di quello attuale per salti di qualità nella diagnosi, nella prevenzione e nella cura delle malattie cerebrali e, più in generale, del sistema nervoso. FENS, in collaborazione con l’European Brain Council e i suoi partner in tutto il mondo, sostiene la necessità di identificare la ricerca sul cervello come una priorità di tutte le agende politiche, sia a livello nazionale che internazionale.

Il 9° Forum di Neuroscienze organizzato dalla FENS si tiene ogni due anni e per la prima volta in assoluto si svolgerà in Italia dove viene ospitato dalla SINS (www.sins.it). La FENS è stata fondata nel 1998 con l’obiettivo promuovere le neuroscienze in Europa. Rappresenta 42 società europee e nazionali di con interesse nelle neuroscienze, e conta circa 23.000 membri provenienti da 32 paesi.
“È un grande onore che il FENS Forum si svolga in Italia. Per cinque giorni Milano diventerà la capitale mondiale degli studi sul cervello e ospiterà i più grandi neuroscienziati del Pianeta. Si tratta di una vetrina fondamentale per la scienza italiana che è in grado di produrre ricerche di primissimo piano a livello internazionale nonostante la cronica assenza di fondi” dichiara Monica DiLuca.

 “Attraverso secoli di tradizione scientifica e di grandi scuole e con un’esplosione nelle ultime due decadi del secolo scorso, in Italia si è creata una comunità di neuroscienziati di assoluto rilievo, arricchita oggi da una folla di giovani validissimi e motivati che cercano una sistemazione” dichiara Marina Bentivoglio, Presidente del Comitato di ospitalità della Società Italiana di Neuroscienze (SINS). “Le neuroscienze sono un settore altamente interdisciplinare di frontiera in tutto il mondo; sono le scienze della persona e del suo comportamento individuale e sociale, dell’interazione con l’ambiente, della coscienza di se stessi; sono le scienze che cercano di decifrare un cervello che ci accompagna lungo tutta la nostra vita, di neuroni che invecchiano con noi e che costituiscono il nostro patrimonio; sono le scienze che studiano i meccanismi di malattie che colpiscono tutte le età della vita, aprendo la strada a nuovi metodi di diagnosi e cura che rappresentano, oggi, un’esigenza prioritaria. In Italia stiamo lavorando a tutto tondo su tali tematiche e con ricerche di assoluto rilievo internazionale. Ma mancano le risorse necessarie. È importante che i cittadini lo sappiano e si schierino al fianco dei neuroscienziati.”

 L’apertura della manifestazione è prevista per sabato 5 luglio. Ad aprire i lavori, sarà Marina Bentivoglio. Interverranno Pierfrancesco Majorino, Assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute del Comune di Milano, Armando De Crinito Direttore Generale Vicario delle “Attività produttive, Ricerca e Innovazione” della Regione Lombardia, e Marian Joëls, attuale Presidente FENS. La conferenza scientifica di apertura sarà tenuta da Ray Dolan, professore di neuropsichiatria all’University College di Londra.

Sezioni: 
Canali: 
Neuroscienze

prossimo articolo

Di latticini, biotecnologie e latte sintetico

La produzione di formaggio è tradizionalmente legata all’allevamento bovino, ma l’uso di batteri geneticamente modificati per produrre caglio ha ridotto in modo significativo la necessità di sacrificare vitelli. Le mucche, però, devono comunque essere ingravidate per la produzione di latte, con conseguente nascita dei vitelli: come si può ovviare? Una risposta è il latte "sintetico" (non propriamente coltivato), che, al di là dei vantaggi etici, ha anche un minor costo ambientale.

Per fare il formaggio ci vuole il latte (e il caglio). Per fare sia il latte che il caglio servono le vacche (e i vitelli). Cioè ci vuole una vitella di razza lattifera, allevata fino a raggiungere l’età riproduttiva, inseminata artificialmente appena possibile con il seme di un toro selezionato e successivamente “forzata”, cioè con periodi brevissimi tra una gravidanza e la successiva e tra una lattazione e l’altra, in modo da produrre più latte possibile per il maggior tempo possibile nell’arco dell’anno.