Il 19 giugno, presso la Corte d’Appello Civile di Roma, si è tenuto il convegno “Aspetti di metodo scientifico a partire dal caso Stamina”, organizzato dalla Scuola Superiore di Magistratura - Sezione Lazio, insieme al Gruppo 2003 per la ricerca scientifica.
L’iniziativa è nata dalla necessità di risolvere il conflitto tra ruoli e doveri dei giudici e la necessità di dover agire sulla scienza. Il recente caso Stamina, infatti, ha messo in luce la difficoltà di prendere decisioni su argomenti come medicina, sismologia e ambiente che siano fondate scientificamente. Il convegno ha avuto come obiettivo quello di avviare un dialogo tra scienza e giurisprudenza, cercando di fornire anche alcuni strumenti di base per aiutare i magistrati a discernere le regole basilari del corretto ragionamento scientifico.
Interventi:
L’indipendenza del giudice è anche indipendenza dalla razionalità scientifica?
Amedeo Santosuosso – magistrato, Centro di ricerca interdipartimentale European Center for Law, Science and New Technologies, Università di Pavia
leggi l’abstract
La sperimentazione clinica: perché è necessaria
Silvio Garattini, ricercatore, IRCCS – Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri
leggi l’abstract
Come individuare un ciarlatano scientifico con facili regole
Roberto Satolli, giornalista, Agenzia Zadig, Scienzainrete
leggi l’abstract