Marzo 1954, Isole Marshall, Oceano Pacifico, Yoshio Misaki su una tonnara giapponese assiste a uno strano spettacolo: un sole che sorge
a ovest. Ma non si tratta di un sole ma della luce prodotta dall’esplosione nucleare di un test americano effettuato in prossimità
dell’atollo Bikini a 85 miglia a ovest della tonnara. La nube radioattiva raggiunge la tonnara e il vicino atollo di Rongelap. E nessun civile è stato avvertito. Che conseguenze avrà questo drammatico episodio sul rapporto tra scienza e società?
Atollo di Bikini, la cicatrice della bomba atomica
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I due astronauti della NASA bloccati nello spazio, flop della Starliner della Boeing
Per tornare a casa, i due astronauti della NASA Sunita Williams e Butch Wilmore (nella foto) dovranno prendere la navetta CrewDragon di SpaceX anziché la Starliner della Boeing con cui sono arrivati alla Stazione spaziale internazionale (ISS). Il tutto a causa di un guasto ai propulsori della Starliner di cui non si è ancora venuti a capo. In questo articolo Patrizia Caraveo racconta l'imbarazzante performance della Boeing rispetto alla concorrente Space X, che costringerà i due astronauti a restare nella stazione spaziale per un tempo molto più lungo del previsto, quando la navetta di SpaceX farà ritorno con due posti vuoti per loro. E con le tute pulite della giusta taglia...
Sunita Williams e Butch Wilmore, i due astronauti della NASA partiti il 5 giugno con la navetta Starliner della Boeing avrebbero dovuto trascorrere 8 giorni a bordo della Stazione spaziale Internazionale. Il viaggio, benché partito con 4 anni di ritardo rispetto ai piani originali, doveva servire per certificare che la Starliner fosse pronta per effettuare il servizio passeggeri ponendo fine al monopolio di SpaceX che la fa da padrone sia per i lanci delle sonde, sia per il trasporto degli astronauti.