fbpx Senza paura. Vincere il tumore con la medicina della persona | Scienza in rete

Senza paura. Vincere il tumore con la medicina della persona

Read time: 1 min

Ammalarsi di cancro è un avvenimento traumatico che investe tutte le dimensioni della persona (la sfera psicologica, i valori individuali e spirituali, i rapporti interpersonali e sociali), e non solo quella fisica.

E' questa la consapevolezza su cui si fonda la riflessione degli autori di Senza paura. Vincere il tumore con la medicina della persona (Mondadori): Umberto Veronesi, oncologo di fama mondiale, e Gabriella Pravettoni, professore di Psicologia all'Università degli Studi di Milano e direttore del dipartimento di Psiconcologia dell'Istituto Europeo di Oncologia (IEO).

Non si può pensare di guarire eliminando il tumore solo dal corpo è necessario rimuoverlo dalla mente, poiché la malattia viene percepita e elaborata nel cervello,  nel pensiero e lì riamane a lungo. Bisogna curare l’anima per curare il corpo.

 Il volume verrà presentato domenica 25 ottobre alle 17 nell'ambito della manifestazione BookCity, nell'Auditorium del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci, via San Vittore 21, Milano.
Saranno presenti, oltre agli autori, la giornalista e scrittrice Cinzia Sasso e il professor Bruno Bara, ordinario di Psicologia al'Università degli Studi di Torino.

Sezioni: 
Cancro

prossimo articolo

Sanità più sostenibile: le raccomandazioni SIAARTI per una anestesia green

Immagine di una sala operatoria con un anestesista e un paziente addormentato sullo sfondo di elementi vegetali

Nel contesto della campagna Green Choosing Wisely, sostenuta da Slow Medicine, con la finalità di rendere i sistemi sanitari più sostenibili, la Società italiana di anestesia ha pubblicato le cinque raccomandazioni per rendere le attività legate all’anestesia e all’analgesia meno impattanti sull’ambiente. A partire dalla scelta dei gas utilizzati per addormentare i pazienti, di cui alcuni hanno un effetto serra che supera di migliaia di volte quello della CO2.

Ne abbiamo già parlato in diverse occasioni: il 5% circa delle immissioni in atmosfera di gas clima-alteranti di origine antropica è riconducibile ai servizi sanitari, un valore equivalente a circa il doppio delle immissioni legate all’intero trasporto aereo mondiale (si veda, per questi dati, il Lancet).