Il premier Giuseppe Conte nel discorso di oggi alla Camera si impegna sulla Agenzia Nazionale per la Ricerca. Vedremo come la intenderanno, ma sicuramente il Gruppo 2003 per la ricerca constata come la propria proposta abbia fatto breccia, e vigilerà perché vengano rispettati criteri di indipendenza, trasparenza e competenza. Guai se, invece di dare un indirizzo agli investimenti nella ricerca per garantire merito e giustizia, diventasse un inutile doppione del ministero. A questo proposito il Gruppo 2003 rilancia con una nuova sfida, da preparare con cura: creare un Ministero per l'Università e la Ricerca svincolato dal Ministero dell'Istruzione: si tratta di ambiti diversi ed entrambi di vitale interesse. Anche la ricerca ha bisogno di un suo responsabile politico focalizzato su di essa e sull'enorme lavoro di ricostruzione e rilancio che ci attende per ridare centralità e valore alla ricerca scientifica.
Conte bis si impegna sull'Agenzia nazionale per la ricerca
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Sostenibilità ambientale e gestionale degli ospedali: less is more
Il consumo energetico degli ospedali è circa tre volte più elevato di quello degli edifici residenziali: migliorarne la sostenibilità significa ridurre il numero di strutture e concentrare le attività più energivore. Ma per un sistema sanitario resiliente, la sostenibilità ambientale dev'essere integrata con l'efficienza gestionale. In Italia, ci sono spazi importanti di razionalizzazione delle reti ospedaliere, in funzione di una loro maggiore sostenibilità sia gestionale che ambientale.
Quello della sostenibilità ambientale della sanità è un tema da anni al centro della attenzione degli addetti ai lavori e dei decisori. In Italia molto più dei primi che dei secondi. Già un paio di anni fa comparve qui su Scienza in rete un intervento di Francesco Baroni-Adesi sulla decarbonizzazione del sistema sanitario, definita «impresa possibile».