fbpx Una lettera aperta per riportare la ricerca nella Commissione europea | Scienza in rete

I fisici insistono: riportiamo la ricerca nella Commissione europea

Il 17 settembre è partita una lettera rivolta alla Commissione e al Parlamento europeo affinché la parola "ricerca" venga rimessa nel titolo della Commissaria europea Mariya Gabriel, che al momento fa riferimento solo "alla gioventù e all'innovazione". È un'iniziativa dei fisici, fra i quali molti italiani, come Luciano Maiani e Massimo Inguscio

Tempo di lettura: 2 mins

Your Excellencies Presidents Sassoli, Dr. Juncker and Dr. von der Leyen,

The candidates for the new EU commissioners were presented last week (Web link to press release). In the new commission the areas of education and research are not explicitly represented anymore and instead are subsumed under the "innovation and youth" title. This emphasizes economic exploitability (i.e. "innovation") over its foundation, which is education and research, and it reduces “education” to “youth” while being essential to all ages.

We, as members of the scientific community of Europe, wish to address this situation early on and emphasize both to the general public, as well as to relevant politicians on the national and European Union level, that without dedication to education and research there will neither exist a sound basis for innovation in Europe, nor can we fulfill the promise of a high standard of living for the citizens of Europe in a fierce global competition.

President von der Leyen, in her mission letter to commissioner Gabriel (Web link to Mandate Letter), has emphasized that “education, research and innovation will be key to our competitiveness”. With this open letter we demand that the EU commission revises the title for commissioner Gabriel to “Education, Research, Innovation and Youth” reflecting Europe’s dedication to all of these crucial areas. We also call upon the European Parliament to request this change in name before confirming the nominees for commissioner.

Please support this letter by signing up as a supporter via https://indico.uis.no/event/5/registrations/

 

La versione originale di questa lettera, comprendente la lista dei firmatari, è disponibile al link: https://indico.uis.no/event/5/

 


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Perché le reti neurali hanno vinto i Nobel per la fisica e la chimica?

Quest'anno l'Intelligenza Artificiale ha fatto la parte del leone nei Nobel per la fisica e la chimica. Meglio sarebbe dire machine learning e reti neurali, grazie al cui sviluppo si devono sistemi che vanno dal riconoscimento di immagini alla IA generativa come Chat-GPT. In questo articolo Chiara Sabelli racconta la storia della ricerca che ha portato il fisico e biologo John J. Hopfield e l'informatico e neuroscienzato Geoffrey Hinton a porre le basi dell'attuale machine learning.

Immagine modificata a partire dall'articolo "Biohybrid and Bioinspired Magnetic Microswimmers" https://onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.1002/smll.201704374

Il premio Nobel per la fisica 2024 è stato assegnato a John J. Hopfield, fisico e biologo statunitense dell’università di Princeton, e a Geoffrey Hinton, informatico e neuroscienziato britannico dell’Università di Toronto per aver sfruttato strumenti della fisica statistica nello sviluppo dei metodi alla base delle potenti tecnologie di machine learning di oggi.