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Le notizie di scienza della settimana #109

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Ma l’hamburger fa male o no? Secondo una serie di studi pubblicati su Annals of Internal Medicine dal gruppo di ricercatori NutriRECS, la carne rossa esporrebbe a un rischio trascurabile di sviluppare malattie cardiovascolari, diabete e cancro. Quindi via libera, almeno per gli adulti, al consumo di bistecche e hamburger secondo le abitudini americane di tre porzioni alla settimana. La notizia ha fatto il giro del mondo anche perché sembra voler contrastare le linee guida nutrizionali più accreditate, che invece invitano a ridurre il consumo di carne rossa per motivi sia sanitari sia ambientali. Non sono ovviamente mancate le critiche e le reazioni delle più importanti società scientifiche del mondo, dall'American Heart Association al World Cancer Research Fund, fino all'organismo OMS per la studio del cancro, lo IARC di Lione, che nel 2015 aveva classificato la carne rossa lavorata come cancerogena. Chi ha ragione? E quali sono i possibili conflitti d'interesse in gioco? Leggi l’articolo di Scienza in rete per i dettagli

Tempo di lettura: 9 mins

Cronache della ricerca

Un Appello per la Città della Scienza. Il 18 settembre scorso l’Assemblea dei Soci della Fondazione IDIS-Città della Scienza di Napoli, su indicazione del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha nominato il nuovo Presidente e i due componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione. Si tratta di tre politici che non hanno alcune esperienza nella comunicazione della scienza. Non discutiamo, in ogni caso, le capacità dei singoli. Ciò che lascia fortemente perplessi è il metodo con cui è avvenuta la designazione. La scienza, e anche la comunicazione della scienza, per potersi sviluppare e operare al meglio hanno bisogno di un ampio grado di autonomia. In tutti i paesi democratici le istituzioni politiche riconoscono questa autonomia e molto spesso la rispettano. L’autonomia, però, deve sempre essere accompagnata dal merito. Per questo è stato lanciato un Appello per la Città della Scienza su Scienzainrete. Chiediamo (1) che il nuovo Presidente e il nuovo Consiglio di Amministrazione si dimettano e al loro posto vengano nominate persone di provata esperienza e con un’autorevolezza analoga a quella del presidente uscente, il fisico e fondatore di Città della Scienza Vittorio Silvestrini; (2) che venga nominato un Comitato Scientifico di altissimo profilo scientifico e di comprovata passione per la comunicazione pubblica della scienza. L’Appello è stato firmato, fra gli altri, da Roberto Battiston, Antonio Ereditato, Roberto Fieschi, Lamberto Maffei, Giulio Peruzzi, Telmo Pievani, Carlo Alberto Redi, Lucia Votano, Pietro Greco. Firmalo anche tu! [Scienza in rete]

Ancora frodi scientifiche. Oona Lönnstedt, ex ricercatrice della Uppsala University, ha colpito ancora. Nel 2017 Science aveva ritirato un suo importante paper sulla pericolosità delle microplastiche. Ora è a rischio uno studio sui comportamenti predatori dei pesci scorpione pubblicato su Biology Letters nel 2012, quando era una giovane Ph.D della James Cook University. Nello studio si dichiarava di aver pescato nelle acque delle Lizard Island ben 86 lionfish (pesci scorpione). Troppi per quelle acque a detta di altri biologi marini. Gli autori della ricerca hanno quindi pubblicato un collage fotografico prodotto a suo tempo da Oona, incaricata anche della cattura dei pesci scorpione. Al biologo Peter Ridd non è sfuggito che una immagine era semplicemente la copia ruotata e ridimensionata di un’altra, mentre molte sembrano essere foto dello stesso pesce. A breve si attende la ritrattazione del paper e l’indagine sugli altri 20 firmati da Oona Lönnstedt mentre lavorava alla James Cook University. Una rivincita per Peter Ridd, licenziato (ma poi risarcito) nel 2018 proprio dalla JCU per aver ripetutamente criticato la qualità delle ricerche del centro [Science]

Planet Intelligence

Il rapporto speciale dell'IPCC su oceani e ghiacci (Special Report on the Ocean and Criosphere in a Changing Climate) è frutto di un lavoro gigantesco compiuto da 107 scienziati che hanno considerato 6.981 pubblicazioni e 31.176 commenti provenienti da revisori e governi di 80 paesi. Rispetto ai precedenti rapporti IPCC aumenta la confidenza sugli effetti che subiranno gli oceani in base agli scenari emissivi. Trova così conferma la proiezione al 2100 della riduzione di un terzo del ghiaccio mondiale, di quasi tutto il ghiaccio alpino, e dell'innalzamento del livello del mare fino a 1 metro se le emissioni continuassero al ritmo attuale. Oltre agli aspetti naturali ed ecologici, il rapporto considera le conseguenze su pesca, turismo, economia, salute, cultura e credenze locali. Su Scienza in rete una guida ragionata al rapporto basata sulla sintesi di Carbon Brief [Scienza in rete; Luca Carra, Roberto Cingolani, Paolo Vineis]

The Economist dixit. “Ciò che nessuno aveva previsto è quanto rapidamente l'uso di combustibili fossili sarebbe cresciuto. Nel 1900 la combustione deliberata di combustibili fossili - all'epoca quasi interamente carbone - ha prodotto circa 2 miliardi di tonnellate di anidride carbonica. Nel 1950 le emissioni industriali erano tre volte superiori. Oggi sono quasi 20 volte tanto. L'esplosione dell'uso dei combustibili fossili è inseparabile da tutto ciò che ha reso il XX secolo unico nella storia dell'umanità” [The Economist]

Non resta che essere “esponenziali”. Il Pianeta si scalda e il tempo stringe. Se vogliamo stare sotto gli 1,5-2°C dobbiamo vincere l’inerzia delle vecchie tecnologie e fare un salto nel futuro. È questa la cosiddetta “Roadmap Esponenziale” presentata al Summit delle Nazioni Unite sul clima da un pool di 55 esperti coordinati da Johan Rockström, direttore del Potsdam Institute for Climate Impact Research, e co-presidente di Future Earth. Il rapporto presenta le 36 soluzioni più praticabili per dimezzare le emissioni di gas serra a livello globale entro il 2030. Le soluzioni - che vanno dall'energia solare ed eolica, alle biciclette elettriche, alla riduzione del consumo di carne rossa - hanno il potenziale per essere rapidamente scalabili. I promotori della “Roadmap Esponenziale” puntano sull’alleanza fra movimenti sociali, accademia e industria. La nuova strategia è sostenuta per ora da WWF, Future Earth, Centro di resilienza di Stoccolma, Università di Stoccolma, PIK, Ericsson, M2020, KTH Royal Institute of Technology e Internet of Planet [Exponential road map]

Grandi scimmie, come noi. La teoria della mente presuppone la capacità di attribuire ad altri individui pensieri e conoscenze. Nonostante decenni di ricerche al riguardo, non è ancora chiaro se possa essere attribuita anche ad animali non umani. Un nuovo studio pubblicato da PNAS supporta l'ipotesi che sia presente nelle grandi scimmie (bonobo, scimpanzé e oranghi), che sono in grado di fare inferenze dalla propria esperienza per capire come si comporterà un altro individuo [Scienza in rete; Anna Romano]

Scienza in Parlamento

Sussidi ambientalmente dannosi in Italia: abbatterli non sarà semplice. Da molto si parla di ridurre i sussidi ambientalmente dannosi (SAD) ma alla fine, a ogni censimento, sono sempre lì: centinaia di agevolazioni catalogate in un corposo documento del ministero dell’ambiente per un ammontare di circa 19 miliardi di euro. Il governo Conte bis sembrava dovesse finalmente intervenire, ma col passare dei giorni l’enfasi è calata. La nota di aggiornamento del DEF stabilisce che in totale i tagli di spese fiscali e SAD ammonteranno allo 0,1% del PIL (circa 1,7 miliardi). L’elenco dei tagli sarà noto solo alla presentazione della Legge di bilancio 2020. Non sarà facile per i tecnici del ministero decidere cosa tagliare perché, come spiega un articolo su La Voce Info, alcune delle agevolazioni classificate come SAD sono un aiuto economico importante a comparti industriali rilevanti e… reattivi (vedi gilet gialli in Francia) [lavoce.info; Alessandro Lanza, Marzio Galeotti]

Intanto la Germania vara il “Klima Paket”. Venerdì 20 settembre Angela Merkel ha reso pubblico il piano di riforme da 54 miliardi da qui al 2023 per combattere i cambiamenti climatici e ridurre le emissioni del 55 per cento entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Il pacchetto prevede l’estensione del carbon price oltre quanto previsto dall’Europa, ma con tariffe inizialmente basse. Obiettivo colpire trasporti (anche l'aviazione) e riscaldamento ancora dipendenti dal fossile e incentivare l’elettrico. “È emblematico che la Germania lo abbia presentato (questo piano, ndr.) sull’orlo della recessione tecnica, con lo scopo di conciliare tutela dell’ambiente e sviluppo economico”, commenta Lorenzo Sala su La Voce Info [lavoce.info; Lorenzo Sala]

Diritti, società e salute

Anziani: soli e disuguali alla meta. Le disuguaglianze sociali si manifestano soprattutto in età avanzata, traducendo gli svantaggi in disabilità e malattia. Le disuguaglianze della terza età sono l’oggetto della sorveglianza di popolazione Passi d’Argento, coordinata dall’Istituto superiore di sanità, di cui sono stati resi noti i dati del periodo 2016-18. Fra i vari aspetti toccati si osserva che le persone con difficoltà economiche vivono anche una situazione di maggiore isolamento sociale (la media generale degli over 65 stima che nel corso di una settimana normale il 21% non abbia avuto contatti, anche solo telefonici, con altre persone e il 71% non abbia partecipa a incontri collettivi presso punti di aggregazione) e partecipano meno frequentemente degli altri a eventi sociali o a corsi di formazione (la stima generale è di 2 su 10) [Scienza in rete; Debora Serra]

Adolescenti italiani tanto bravini, ma… 58.976 ragazzi dagli 11 ai 15 anni hanno risposto al questionario della sorveglianza Hbsc Italia (Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare) che, giunta alla quinta rilevazione, permette di fotografare abitudini e stato di salute dei giovani italiani. Si scopre così che giovani hanno un’alta percezione dello loro qualità di vita, si sentono supportati da amici e compagni di classe e hanno un buon rapporto con gli insegnanti. Ma: si fanno le canne (16% dei quindicenni almeno una negli ultimi 30 giorni), bevono come spugne (il 43 % indulge al binge drinking), e sono pure tentati dal gioco d’azzardo (il 50 % dei maschi e il 13 delle femmine) [Epicentro]

Tempi moderni

Pizza connected. La Picnic, startup di Seattle, ha iniziato a produrre e vendere il suo primo modello di robot pizzaiolo. Attualmente la fiorente industria americana della pizza surgelata sforna milioni di pizze all’anno, ma il modello della Picnic sfida direttamente l’umano: occupa poco spazio e necessita semplicemente di essere caricata con ingredienti freschi. Quindi riceve l’ordine e inizia a produrre pizze, 300 all’ora. Al momento anche i produttori confessano che un buon pizzaiolo resta superiore. Ma attenzione, il robot può imparare dagli errori: possibile immaginare che a breve sarà in grado di collegarsi a Tripadvisor e di cercare strategie per ridurre il numero di recensioni negative. Nel video pubblicitario l’aiutante della macchina guarda in camera e sorride mentre taglia la pizza prima di servirla. Se gli resta da fare solo quello, riderà ancora per poco [GeekWire; James Thorne]

Il nuovo libro di Corbellini. “La pseudoscienza è come l’obesità: si manifesta come una disfunzione e causa danni perché viviamo in ecosistemi sociali incommensurabilmente diversi da quelli in cui ci siamo evoluti. Secoli fa non erano un fattore di rischio, perché di informazioni controllate ne circolavano poche. Come il metabolismo, che è rimasto geneticamente tarato su stili di vita preistorici, per cui favorisce l’accumulo di grassi e risponde a preferenze per alimenti calorici, la cognizione porta più facilmente a credere cose non vere e a difendere anche fanaticamente tali credenze, a fronte delle più eclatanti prove contrarie. Elaborare e diffondere false informazioni è lo stato di default o un modo spontaneo di funzionare del nostro cervello/pensiero. Quindi è importante che l’enfasi nella separazione tra scienza e pseudoscienza venga posta su metodi e prove. Non sulle persone”. Il rimedio è un faticoso ma necessario addestramento al pensiero critico. È la tesi del nuovo libro di Gilberto Corbellini, "Nel paese della pseudoscienza" (Feltrinelli, 2019) che legge la tendenza alla credulità umana con le lenti naturalistiche delle scienze cognitive [Scienza in rete; Gilberto Corbellini]

La pulsar più grande. Sfruttando un fenomeno relativistico noto dagli anni Sessanta e una fortunata combinazione di circostanze, un team di ricercatori è riuscito a determinare la massa di MSP J0740+6620, una pulsar posta a circa 6000 anni luce dalla Terra. Nello studio, pubblicato su Nature Astronomy Letters, si suggerisce il valore di 2,14 masse solari, valore che fa di questa stella di neutroni rotante la più massiccia tra quelle conosciute. Ne parliamo con Paolo D’Avanzo, astrofisico in forza all’Osservatorio INAF di Brera (Milano) [Scienza in rete; Claudio Elidoro]

 


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Ostacolare la scienza senza giovare agli animali: i divieti italiani alla sperimentazione

sagoma di macaco e cane

Divieto di usare gli animali per studi su xenotrapianti e sostanze d’abuso, divieto di allevare cani e primati per la sperimentazione. Sono norme aggiuntive rispetto a quanto previsto dalla Direttiva UE per la protezione degli animali usati a fini scientifici, inserite nella legge italiana ormai dieci anni fa. La recente proposta di abolizione di questi divieti, penalizzanti per la ricerca italiana, è stata ritirata dopo le proteste degli attivisti per i diritti degli animali, lasciando in sospeso un dibattito che tocca tanto l'avanzamento scientifico quanto i principi etici e che poco sembra avere a che fare con il benessere animale.

Da dieci anni, ormai, tre divieti pesano sul mondo della ricerca scientifica italiana. Divieti che non sembrano avere ragioni scientifiche, né etiche, e che la scorsa settimana avrebbero potuto essere definitivamente eliminati. Ma così non è stato: alla vigilia della votazione dell’emendamento, inserito del decreto Salva infrazioni, che ne avrebbe determinato l’abolizione, l’emendamento stesso è stato ritirato. La ragione?