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La vita ben spesa di Pietro Greco

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Oggi 18 dicembre 2020 se ne è andato di prima mattina Pietro Greco. Lo immagino allontanarsi con il passo del maratoneta, qual è effettivamente stato - e di valore - nella prima parte della sua esistenza.

Deve essere la corsa che gli ha lasciato quell'impronta nel carattere, dolce ma tenace. Pietro era un uomo buono, spiritoso e coltissimo, con una passione divorante per la scienza, la storia, la politica. Un maestro per un paio di generazioni di giornalisti, ricercatori, insegnanti. E il vuoto che sentiamo ora, a ridosso del fatto, è davvero grande.

Chimico di formazione, Pietro aveva scelto presto la strada del giornalismo e della divulgazione scientifica, cominciando da subito a seminare un numero straordinario di articoli e pubblicazioni. Passava come se niente fosse dall’ambiente - fra le sue preoccupazioni primarie - alla fisica (fra i suoi ultimi libri "Quanti", di cui andava particolarmente fiero, ma non dimentichiamo "Einstein aveva ragione",  e il bellissimo "Einstein e il ciabattino"). Aveva un senso per la storia della scienza ma direi della storia tout court, come attesta un altro dei suoi ultimi libri ("Homo"), che stavo appunto leggendo, ammirato da come era riuscito a tessere una storia parallela della scienza e dell’arte, dalle primissime espressioni artistiche della preistoria più profonda. La sua rilettura della storia d'Europa attraverso la sviluppo del pensiero scientifico, come mastice dello spirito di un continente, illumina la sua concezione della scienza come fonte di civlizzazione anche politica, religione civile (qui l'articolo). 

La sua natura enciclopedica lo portava a toccare e contaminare fra loro moltissimi temi apparentemente distanti, con quella sua prosa piana, che dava l’impressione di sentirlo parlare, con la sua cadenza lieve ischitana e quel sorriso. Pietro non disgiungeva mai la curiosità scientifica dall’impegno politico, l’attenzione ai diritti e alle ragioni della pace e della giustizia sociale. Basta scorrere i suoi 311 articoli pubblicati in questo decennio su Scienza in Rete per farsi un'idea del perimetro dei suoi interessi. 

Si era sentito chiamare anche all'impegno di fare da consigliere del ministro Fabio Mussi su temi a lui molto cari della promozione della ricerca, vivendo la delusione di ogni riformatore italiano il giorno in cui il sindacato camionisti, minacciando una serrata, aveva distolto 500 milioni di euro che avrebbero dovuto rimpinguare le magre casse della ricerca scientifica nazionale.

Un uomo così non poteva sottrarsi all’insegnamento del giornalismo scientifico, che ha portato avanti per decenni prima alla Sissa di Trieste poi al Macsis della Bicocca di Milano e altrove, formando generazioni di comunicatori e giornalisti al mestiere ma anche alla filosofia e all'etica della scienza. Lettore e scrittore fertilissimo, Pietro resta comunque un giornalista formatosi alla scuola dell'Unità e della mitica pagina di scienza inventata dal grande amico Romeo Bassoli. Leggeva, scriveva, ma soprattutto intervistava chi poteva saperne più di lui, come ha fatto per anni su Radio 3 Scienza.

Averlo avuto come maestro, come amico, e come compagno a Zadig è stato un privilegio. Non passava settimana che non ci sentissimo, anche in questo periodo travagliato, per commenti e battute assortite. “Fai prima tu a scrivere un libro che io a leggerlo. Non riesco a starti più dietro!” gli ho detto nella nostra ultima telefonata. E dall’altra parte sentivo arrivare la sua inconfondibile risata, che alla fine è la cosa che più a lungo mi risuonerà nella memoria.

I libri di Pietro Greco

  • Nell'isola della salute. Edizioni sintesi, 1988.
  • Vento per l'Energia [con Giuseppe Montesano]. Hyphotesis, 1990.
  • Il pianeta delle farfalle. Hyphotesis, 1990.
  • Hiroshima. La fisica conosce il peccato [con Ilenia Picardi]. Editori Riuniti, 1995.
  • L'origine dell'universo. Editori Riuniti, 1998.
  • Evoluzioni. Dal Big Bang a Wall Street: la sintesi impossibile, CUEN, 1999.
  • Il sogno di Einstein. CUEN, 2000.
  • Einstein e il ciabattino. Editori Riuniti, 2002.
  • Contagio, Il ritorno delle malattie infettive [con Cristiana Pulcinelli e Enrico Girardi]. Editori Riuniti, 2003.
  • Figli di un genoma, appunti sulla bioetica [con Margherita Fronte]. Avverbi, 2003.
  • Lo sviluppo insostenibile [con Antonio Pollio Salimbeni]. Bruno Mondadori editore, 2003.
  • Pianeta Acqua. Franco Muzzio Editore, 2004.
  • Einstein. Alpha Test, 2004.
  • Biotecnologie. Cittadella Editrice, 2004
  • La Città della Scienza. Storia di un sogno a Bagnoli. Bollati Boringhieri, 2006.
  • Buongiorno Prof. Budinich. La storia eccezionale di un fisico italiano [con Federica Manzoli]. Bompiani, 2007.
  • Contro il declino. Una (modesta) proposta per un rilancio della competitività economica e dello sviluppo culturale in Italia [con Settimo Termini]. Codice Edizioni, 2007.
  • Einstein. Vita e opere del padre della relatività. Alpha Test, 2008.
  • L’astro narrante. La Luna nella scienza e nella letteratura italiane. Springer Italia, 2009.  [Recensione di Giuseppe O. Longo]
  • La risorsa infinita. Per una società democratica della conoscenza [con Vittorio Silvestrini]. Editori Riuniti University Press, 2009. [Recensione di Carlo Bernardini]
  • L'idea pericolosa di Galileo. Storia della comunicazione della scienza nel Seicento. Utet università, 2009. [Recensione degli studenti del Macsis]
  • Scienza e media ai tempi della globalizzazione [con Nico Petrelli]. Codice, 2009.
  • L’universo a dondolo. La scienza nell’opera di Gianni Rodari. Springer Italia, 2010.
  • Città della Scienza. La storia infinita. Pironti, 2011.
  • Napoli digitale [con Stefano Pisani]. Editori Riuniti University Press, 2011 
  • I nipoti di Galileo. Dalai Baldini e Castoldi, 2011.  [Recensione di Alberto Mantovani e Tommaso Maccacaro]
  • La febbre del pianeta. Cittadella, 2012.
  • Einstein aveva ragione. Mezzo secolo d’ impegno per la Scienza. Express, 2012. [Recensione di Luca Carra]
  • La cultura si mangia! [con Bruno Arpaia]. Guanda, 2013.  [Recensione di Daniela Palma]
  • Margherita Hack. L’Asino d’Oro, 2013.
  • Galileo, l’artista toscano. Springer Italia, 2013. [Recensione di Salvatore Marazzita]
  • Alfonso Maria Liquori [con Guido Barone e Lelio Mazzarella]. Bibliopolis, 2013.
  • La scienza e l'Europa. Dalle origini al XIII secolo. L’asino d'oro edizioni, 2014. [Recensione di Andrea Cerroni]
  • Lise Meitner. L’asino d'oro edizioni, 2014.
  • I maestri del pensiero ecologico. Giancarlo Pinchera. Legambiente, 2014. [Recensione di Luca Carra]
  • La ricerca e il Bel Paese. La storia del CNR raccontata da un protagonista [con Lucio Bianco]. Donzelli, 2014.
  • Marmo pregiato e legno scadente. Albert Einstein, la relatività e la ricerca dell'unità in fisica. Carocci Editore, 2015. [Recensione di Sergio Ferrari]
  • La scienza e l'Europa. Il Rinascimento. L’asino d'oro edizioni, 2015.
  • La scienza e l'Europa. Dal Seicento all'Ottocento. L’asino d'oro edizioni, 2016.
  • Eugenetica. C’è un limite alla manipolazione genetica? [con Umberto Galimberti, Mario De Caro, Laura Palazzani, Giuseppe Noia, Paolo Benanti, a cura di Giulio Meazzini]. Città Nuova Editrice, 2017. [Recensione di Gaspare Polizzi]
  • La scienza e l'Europa. Il primo Novecento. L’asino d'oro edizioni, 2018.
  • Errore. Doppiavoce, 2019.
  • La scienza e l'Europa. Dal secondo dopoguerra a oggi. L’asino d'oro edizioni, 2019.   [Recensione di Luca Carra]
  • Homo. Arte e Scienza. Di Renzo Editore, 2020.
  • Trotula. La prima donna medico d'Europa. L'Asino d'Oro, 2020.
  • Quanti. La straordinaria storia della meccanica quantistica. Carocci, 2020.
  • Mezzogiorno di scienza. Ritratti d'autore di grandi scienziati del Sud [a cura di Pietro Greco]. Dedalo, 2020.

 


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