fbpx Buon compleanno, vecchio Charles | Scienza in rete

Buon compleanno, vecchio Charles

Tempo di lettura: 2 mins

Chiudiamo oggi l'appello "Ridateci il Darwin Day a Milano", che ha superato le 500 firme. Non sono poche per un sito giovane come il nostro, per giunta su un tema locale. E' interessante scorrere i nomi e le professioni dei firmatari - scienziati, insegnanti, casalinghe, impiegati, pensionati - la cui varietà conferma il carattere popolare della manifestazione che quest'anno si svolgerà in molte città italiane, ma non a Milano.

Pazienza, ce ne faremo una ragione. Ci sono ben altri drammi nel mondo che saltare il compleanno di un vegliardo di 201 anni. E poi ci rassicura l'assessore alla cultura Finazzer Flory del Comune di Milano, che in una lettera al Corriere della Sera sostiene di aver abolito il Darwin Day a favore di un Darwin Year, che si dipanerà in una serie di iniziative meneghine sull'evoluzionismo. Finazzer accoglie comunque implicitamente l'appello di Scienzainrete invitandoci a collaborare all'organizzazione del prossimo Darwin Day. Non mancheremo.

Il senso del nostro appello non era di alimentare sterili polemiche con il Comune di Milano, né di impuntarci formalisticamente nella difesa di un anniversario. Volevamo difendere la formula di una manifestazione culturale sull'evoluzionismo che aveva saputo miscelare, nelle sei passate edizioni, scienza e divulgazione, festa e approfondimento. Tanto da attirare l'anno scorso più di 5.000 visitatori, e far meritare all'ideatrice del Darwin Day Ilaria Guaraldi Vinassa de Regny l'Ambrogino d'oro 2009.

Ringraziamo quindi i firmatari dell'appello, che terremo aggiornati sull'evolversi del "Darwin Year" milanese: forse la loro adesione ha fruttato la ripresa del Darwin Day nel 2011.

Articoli correlati

Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Diagnosi di HIV in crescita dopo il COVID: i numeri del 2023

Dopo la pandemia di Covid-19, per la prima volta da quasi dieci anni, sono aumentate in Italia le infezioni da HIV, molte delle quali diagnosticate in fase già avanzata (AIDS), soprattutto tra le persone eterosessuali. Sono alcuni dai dati che emergono dal report del Centro Operativo AIDS (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità e che, in occasione della Giornata mondiale contro l'AIDS che si celebra il 1 dicembre, riportiamo in questo articolo.

Le diagnosi di infezione da HIV continuano ad aumentare, invertendo la decrescita che, prima della pandemia di Covid-19, durava da quasi dieci anni. Secondo i dati pubblicati dal Centro Operativo AIDS (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2023 sono stati registrati 2.349 nuovi casi, che arrivano a circa 2.500 tenendo conto delle segnalazioni ancora da registrare.