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La nascita dell’Evidence Based Medicine

Tempo di lettura: 2 mins
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Questo podcast racconta la nascita dell’Evidence Based Medicine e la vita di David Sackett, uno dei suoi padri fondatori, che, anche agli occhi di studiosi odierni, è ancora poco conosciuta. L’Evidence Based Medicine agli albori non ha avuto vita facile ma ha dovuto conquistarsi terreno e credibilità nel tempo, fino a divenire la bussola della metodologia della ricerca clinica moderna.

“La nascita dell’Evidence Based Medicine” è un podcast di Daniela Berardinelli, infermiera e giornalista che si occupa di formazione universitaria e comunicazione scientifica. Questo episodio è stato realizzato nell’ambito del workshop “Le Voci dela Scienza”: un’esperienza formativa sulla costruzione e l’utilizzo del podcast come nuovo mezzo di comunicazione, che promuove la conoscenza in ogni luogo e tempo.

Crediti
Voce di Daniela Berardinelli, intervista a Lorenzo Moja. Il podcast è stato scritto da Daniela Berardinelli e montato da Benjamin Cucchi. Un ringraziamento va a Lorenzo Baialardo Marchese per la creazione della copertina.

Fonti
Sackett D, Haynes RB, Goodman SN. An interview with David Sackett, 2014-2015. Clin Trials 2015;12(5):540-51. 
Sackett DL, Rosenberg WM, Gray JA, Haynes RB, Richardson WS. Evidence based medicine: what it is and what it isn't. BMJ 1996;312(7023):71-2. 
Evidence-Based Medicine Working Group. Evidence-based medicine. A new approach to teaching the practice of medicine. JAMA 1992;268(17):2420-5. 
R. Brian Haynes, Sharon E. Straus, Paul Glasziou, W. Scott Richardson Evidence-based medicine. Come praticare e insegnare la medicina basata sulle prove di efficacia. Roma: Il pensiero Scientifico Editore, 2007.
Turbo by Cxdy, courtesy of artist, 2019, https://www.youtube.com/watch?v=Ug8bNdB23LY
 


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Crediti immagine: Mohammed Ibrahim/Unsplash

I tre autorevoli mittenti della lettera pubblicata sul numero del 5 luglio della rivista Lancet indicano in 186.000 la stima dei decessi attribuibili al conflitto nella Striscia di Gaza. Decessi diretti, quelli contemporanei alle azioni belliche, e decessi indiretti, quelli successivi attribuibili alla distruzione delle infrastrutture sociali e sanitarie, agli esiti invalidanti sulla popolazione, all’aumento delle patologie croniche e alle malattie infettive.