Grazie al telescopio spaziale possiamo registrare una tappa importante nell'arduo cammino della caccia alla materia oscura. Con questo termine i cosmologi indicano una particolare tipologia di materia che, a differenza della materia ordinaria che compone noi e gli oggetti che ci circondano, sfugge a ogni osservazione. L'unico modo con cui fa sentire la sua presenza è grazie all'interazione gravitazionale con la materia ordinaria.
Osservando il Perseo Cluster, un ammasso di galassie posto a 250 milioni di anni luce di distanza dalla Terra, un team internazionale coordinato da Christopher Conselice (Universita di Nottingham) si è stupito della tranquillità che sembra caratterizzare 29 galassie ellittiche nane poste nel cuore dell'ammasso. Risulta infatti davvero problematico giustificare come, nonostante si trovino circondate da galassie molto più grandi e debbano dunque fare i conti con la loro incredibile azione gravitazionale, siano praticamente rimaste imperturbate. La possibile spiegazione avanzata dai ricercatori è che possano essere protette da una sorta di invisibile scudo gravitazionale: conterrebbero cioè materia oscura in quantità tale da riuscire a resistere all'azione delle galassie circostanti.
E' certo ancora troppo presto per dire che si tratta della prova decisiva, ma la tranquillità di quelle vecchie galassie nane segna un punto a favore della materia oscura.
Fonte: http://hubblesite.org/newscenter/archive/releases/2009/11