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La ricerca getta un ponte sullo Stretto

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Quella che si è tenuta oggi presso il Liceo classico Vittorio Emanuele II di Palermo non è stata solo la semplice inaugurazione di un laboratorio di scienze, per quanto ampio (circa 100 mq) e moderno. L’evento segna piuttosto una nuova fase nel Programma IFOM per la scuola, che dal 2002 ha progettato e realizzato più di 200 attività a titolo gratuito presso i laboratori dell’Istituto Firc di Oncologia Molecolare di Milano e presso molti istituti scolastici lombardi, coinvolgendo più di 10.000 ragazzi, 2.000 docenti, 400 scuole, in stretta collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia.

Per ovvie ragioni logistiche l’iniziativa era stata finora limitata a un raggio di 200 km da Milano, ma visto l’entusiasmo dei ragazzi per questa esperienza -- che in molti casi ha condizionato anche la scelta della facoltà universitaria dopo la maturità – e la richiesta di molte istituzioni scolastiche di tutta la penisola, si è pensato di estendere l’esperienza ad altre Regioni, prima fra tutte la Sicilia.

«Non è una scelta casuale» ha dichiarato Mario Giacomo Dutto, direttore generale per gli ordinamenti scolastici e per l’autonomia scolastica del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, che ha collaborato al progetto e ne ha condiviso da subito obiettivi e modalità. «Si tratta infatti di una Regione sin troppo nota per l’alto livello di dispersione e di abbandono scolastico, difficoltà puntualmente sottolineate dai media, ma che ha anche forti potenzialità per la fertilizzazione di un progetto di questa portata: in Sicilia c’è infatti un’alta concentrazione di Università e Dipartimenti di ricerca che possono fungere da incubatore di conoscenza e punto di riferimento per la produzione di nuovo sapere scientifico. Inoltre sull’isola si trova il 20,3  per cento degli istituti scolastici secondari di tutto il Mezzogiorno».

L’obiettivo è che il liceo palermitano diventi un nuovo polo di attrazione a cui faranno riferimento le scuole di tutta la Regione. Per prepararsi a prendere in mano l’iniziativa una ventina di docenti sta partecipando già da alcuni mesi a un progetto di formazione con i ricercatori dell’IFOM di Milano; da ottobre, poi, scienziati e professori cominceranno a lavorare fianco a fianco con gli studenti del liceo classico e del Liceo scientifico Cannizzaro della città.

Subito dopo saranno coinvolti l’Istituto Magistrale Statale Regina Margherita e l'Istituto Tecnico Industriale Statale Vittorio Emanuele III, e poi, via via, altre scuole che lo chiederanno, anche da altre città dell’isola. Col tempo i ricercatori milanesi cominceranno a lasciare sempre più spazio ai docenti della scuola, lasciando a loro progressivamente la gestione dell’iniziativa tra il secondo e il terzo anno del progetto.

«Fa parte della nostra mission riportare alla società quanto riceviamo da FIRC, la  Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro» commenta Marco Foiani, direttore scientifico di IFOM. «Come istituto di ricerca abbiamo avvertito l’esigenza di contribuire alla diffusione della cultura scientifica nel nostro Paese avvicinando innanzitutto i giovani alla scienza con un approccio attivo e partecipativo: l’obiettivo del Programma è di trasferire ai giovani sia contenuti scientifici aggiornati sia il metodo di osservazione, ricerca e verifica tipico del lavoro dello scienziato, offrendo percorsi di approfondimento e di orientamento a quegli studenti che sceglieranno domani una carriera scientifica. Ma soprattutto» prosegue il ricercatore, «IFOM per la Scuola con le sue attività si propone di trasmettere al cittadino di domani quel senso critico, quello spirito di ricerca e quel bagaglio indispensabile di conoscenze scientifiche che gli permetteranno di capire in modo autonomo e consapevole le questioni poste dal progresso della scienza». In pratica, quelle nozioni di base che troppo spesso mancano nel bagaglio culturale minimo della maggior parte degli italiani.

Ma in cosa consistono, concretamente, le attività previste nel Programma IFOM per la scuola? «A Palermo, così come già accade a Milano e presto spero anche in altri poli didattico-scientifici sono previsti laboratori tematici, conferenze scientifiche sulle frontiere della ricerca scientifica e oncologica e scuole estive di ricerca per docenti e studenti» risponde Foiani, che aggiunge: «Spero poi che si possa anche concretizzare presto la possibilità di offrire agli studenti particolarmente meritevoli un soggiorno nel nostro Istituto di Milano o addirittura in altri Centri di ricerca all’estero».


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