Al vaglio del Presidente della Repubblica, la manovra anticrisi ideata da Tremonti risparmia una serie di prestigiosi enti di ricerca, ai vertici della produttività scientifica nazionale, fra cui l'Istituto nazionale di astrofisica (INAF), l'Istituto nazionale di alta matematica (INDAM), l'Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale (OGS) e la Stazione zoologica A. Dohrn di Napoli. Questi enti sarebbero stati soppressi e il personale a tempo indeterminato trasferito al CNR o ad altri enti e ministeri: destino che continuerà a valere soprattutto per le stazioni sperimentali (vedi elenco in calce). Rimandata inoltre a una più meditata riflessione il dimezzamento dei fondi (rispetto alle erogazioni del 2009) agli enti culturali e fondazioni. Ora, il decreto firmato da Napolitano, all'articolo 7 comma 24 impegna i ministri competenti a emanare entro 60 giorni un decreto per "stabilire il riparto delle risorse disponibili". Dal testo del decreto non è ancora chiaro se il taglio interesserà ora tutti gli enti e fondazioni culturali, o solo quel centinaio precedentemente compreso nell'allegato 3 della bozza di decreto.
INAF e altri salvati dalla scure
prossimo articolo
Ma quanto consuma l’AI? Beh, intanto chiediamoglielo

Quanta energia consuma l’intelligenza artificiale? L’1% abbondante della domanda globale di energia: il numero è in veloce crescita, anche se le incertezze sono molte. E lo stesso vale per il consumo d’acqua. Un’innovazione così potente non si può fermare, ma di sicuro serve sia più ricerca sia più regole per prevenirne l'impatto ambientale e renderla quindi a misura di umano.
Segnaliamo che si può riguardare la registrazione del convegno “L’intelligenza artificiale e il futuro della ricerca” dell’Accademia dei Lincei e del Gruppo2003 dello scorso 25 febbraio.
Immagine Pixabay
Che succede se chiediamo all’intelligenza artificiale quanta energia consuma? Spoiler: non molto, serve insistere – e comunque poi i dati ce li siamo andati a cercare, come si faceva “una volta”.
