Trattografia di fasci cerebrali umani su immagini acquisite tramite Risonanza magnetica di diffusione che permette di distinguere le fibre piramidali (in blu) da quelle trasversali ponto-cerebellari (in rosso-verde).
Trattografia di fasci cerebrali umani
su immagini acquisite tramite
Risonanza magnetica di diffusione
che permette di distinguere le fibre
piramidali (in blu) da quelle
trasversali ponto-cerebellari
(in rosso-verde).
Nell'immagine DWI la porzione
delle fibre del pericardio
(parte esterna del miocardio) è
ben distinta da quella
dell'endocardio (parte interna)
La Risonanza magnetica di diffusione (DWI) è una tecnica sensibile ai movimenti delle molecole d'acqua su piccole distanze (diffusione) e permette di evidenziare la diversa composizione delle fibre muscolari cardiache, colorandole in vari colori (cosiddetti “spaghetti multicolori”).
L'orientamento di queste fibre é un buon indicatore dell'integrità e della funzionalità del cuore. Per il suo carattere non invasivo e l'ottima risoluzione spaziale essa rappresenta l'avvenire della diagnostica di patologie causate da una disorganizzazione architettonica delle fibre.
Il danno ischemico visualizzato in DWI nella maggior parte dei casi è irreversibile e preannuncia lo sviluppo dell'infarto ischemico. Grazie alla DWI lesioni recenti su base ischemica, anche a pochi minuti dall'evento scatenante, possono essere facilmente differenziate da infarti pregressi, mentre tale diagnosi differenziale è praticamente impossibile se si utilizzano solo le sequenze di RM convenzionale.
Le immagini in diffusione sono tuttavia molto sensibili al movimento e richiedono sequenze ultraveloci per generare risultati diagnostici efficaci.