fbpx Un passo verso la superconduttività | Page 74 | Scienza in rete

Un passo verso la superconduttività

Read time: 1 min

Uno studio, al quale hanno attivamente partecipato anche ricercatori italiani, fa un po' di luce sull'origine della superconduttività lontano dallo zero assoluto, un ambito di ricerca dal quale si attendono importanti ricadute per la tecnologia elettrica.

L'importante lavoro è frutto della collaborazione tra i ricercatori dell'unità Sissa-Democritos presso l'Istituto Officina dei Materiali del CNR, dell'Istituto dei sistemi complessi di Roma, dell'Institute for Theoretical Solid State Physics di Dresda e dell'Università di Vienna.

La ricerca, pubblicata su Nature Communications, spiega come alla base delle proprietà del LaFeAsO, un superconduttore piuttosto complesso costituito da atomi di Lantanio, Ferro, Arsenico e Ossigeno, vi sia una transizione di fase estremamente anomala. Esiste cioè una particolare situazione quantistica (un punto tricritico) che favorisce la superconduttività anche intorno a 56 gradi Kelvin, dunque a temperature lontane dallo zero assoluto. Ora si tratta di comprendere se agendo su questa criticità sarà possibile manipolare le caratteristiche del materiale favorendo la sua conducibilità elettrica a temperature ancora più elevate.

Riuscire a realizzare materiali superconduttori anche alla temperatura ordinaria è il sogno segreto di molti progetti di ricerca. Vorrebbe dire riuscire a trasportare corrente elettrica senza la grossa dispersione termica che affligge i conduttori convenzionali.

SISSA

Autori: 
Sezioni: 
Indice: 
Materiali

prossimo articolo

Una voce dall’interno dei Pronto Soccorso: ecco perché i medici oggi se ne vogliono andare

Ingresso di un Pronto Soccorso con la scritta EMERGENCY in rosso

Sovraffollamento, carenze di organico, personale oppresso dal lavoro che scappa dalla medicina di emergenza. Intervista a Daniele Coen, medico di Pronto Soccorso per quarant’anni, che nel suo ultimo saggio Corsia d’emergenza racconta e aiuta a capire i problemi connessi alla gestione di queste cruciali strutture sanitarie, strette tra i tagli ai posti letto ospedalieri e le carenze della medicina territoriale. Eppure capaci di ottenere risultati impensabili anche solo pochi anni fa. E offre qualche proposta (e sogno) su come si può migliorare la situazione.
Crediti immagine: Paul Brennan/Pixabay

Se c’è una struttura sanitaria per eccellenza che il cittadino vede soprattutto dall’esterno, da tutti i punti di vista, questa è il Pronto Soccorso: con regole di accesso severe e a volte imperscrutabili; che si frequenta (o piuttosto si spera di non frequentare) solo in caso di emergenza, desiderando uscirne al più presto; per non parlare di quando si è costretti ad aspettare fuori i propri cari, anche per lunghe ore o giorni, scrutando l’interno attraverso gli oblò di porte automatiche (se gli oblò ci sono), tentando (spesso invano) di intercettare qualche figura di sanitario che passa f