Il presidente dell'INFN Roberto Petronzio conferma: nell'ambito dell'esperimento OPera, condotto nei laboratori del Gran Sasso, gli scienziati hanno osservato neutrini più veloci della luce. «Come molte altre volte nella storia della scienza», ha spiegato Petronzio «si è arrivati a un'osservazione sorprendente partendo da un esperimento che cercava tutt'altro. Le evidenze statistiche raggiunte dall'esperimento CERN-Gran Sasso lo hanno spinto a pubblicare, diventa ora essenziale ripeterlo in altre condizioni. Del resto, al Gran Sasso abbiamo un'altra situazione analoga. L'esperimento DAMA sulla materia oscura, ad esempio, ha una evidenza statistica positiva schiacciante, e a questo punto si attendono nuove conferme statistiche indipendenti».
INFN conferma: più veloci della luce
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La contraccezione di emergenza e il mistero dei “criptoaborti”
Il comitato anti-aborto denominato Osservatorio permanente sull’aborto sostiene che i contraccettivi di emergenza come la pillola del giorno dopo causino "criptoaborti" e insiste su una presunta azione abortiva non riconosciuta dalla comunità scientifica, che afferma chiaramente la natura contraccettiva di questi farmaci. È un movimento, sostenuto anche dall'Associazione ProVita e Famiglia, che porta avanti una campagna più ampia contro tutti i contraccettivi ormonali.
Sono 65.703 le interruzioni volontarie di gravidanza registrate dall’ISTAT nel 2022 in Italia. Il numero è calato progressivamente dal 1978, quando è entrata in vigore la legge 194, che regolamenta l’aborto nel nostro Paese. Un comitato di ginecologi e attivisti dell’Associazione ProVita e Famiglia, però, non è d’accordo: sostiene che sono molte di più, perché aggiunge al computo 38.140 fantomatici “criptoaborti” provocati dall’assunzione dei contraccettivi ormonali di emergenza, la pillola del giorno dopo e quella dei cinque giorni dopo.