La Regione Lombardia, attraverso il suo Istituto Regionale di Ricerca della Lombardia (IReR), sta pubblicando un corposo volume di 250 pagine dal titolo “Studio sull’implementazione delle linee guida OMS per lo sviluppo dell’informazione al consumatore e per l’utilizzo appropriato della Medicina Complementare in Lombardia”. Pochi giorni prima il Comune di Milano ha presentato una Guida all'omeopatia, “per orientare i milanesi alla conoscenza dell'omeopatia”.
Il Gruppo 2003 per la ricerca mette in guardia dai gravi rischi di simili iniziative che, con l'autorevolezza di istituzioni preposte alla tutela della salute come sono l'OMS, la Regione e il Comune, attribuiscono di fatto credibilità a un insieme molto disomogeneo di teorie e di pratiche, per lo più prive di fondamento scientifico e di prove di efficacia e di sicurezza, col risultato di sviare i cittadini dall'uso appropriato delle cure mediche e di confondere le idee anziché chiarirle. In particolare l'omeopatia si basa su principi che contraddicono quanto la chimica, la fisica e la biologia hanno accertato negli ultimi due secoli, proprio come sostenere oggi che la terra sia piatta e al centro dell'universo sarebbe in contraddizione con la moderna astronomia
Gli scienziati del Gruppo 2003 desiderano informare l'opinione pubblica e la classe politica dei rischi che la diffusione delle cosiddette Medicine Complementari e Alternative produce per quei cittadini che, affetti da malattie organiche bisognose di cure efficaci, abbandonano i presidi disponibili della medicina scientifica e si affidano a terapie che, nella massima parte dei casi, possono contare soltanto su un effetto placebo. A questo si deve aggiungere il fatto che spesso alcune di tali Medicine prevedono la somministrazione di sostanze vegetali di origine poco conosciuta o del tutto ignota. Tale prassi non è priva di seri pericoli e nella letteratura medico-scientifica sono già apparse comunicazioni di gravi effetti tossici provocati da tali preparazioni.
Tutti i ricercatori e i cittadini che condividono queste preoccupazioni sono invitati a sottoscrivere l'appello
Gruppo 2003 per la ricerca
Tommaso Maccacaro presidente
Alberto Mantovani, vicepresidente
Giuliano Buzzetti, segretario
Mario Clerici
Filippo Frontera
Silvio Garattini
Isabella M. Gioia
Pier Mannuccio Mannucci
Giuseppe Remuzzi
Roberto Satolli