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ICARUS smentisce i neutrini di OPERA

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L’esperimento ICARUS, ideato dal prof. Carlo Rubbia, situato nel laboratorio INFN del Gran Sasso, ha annunciato nella notte tra giovedi’ e venerdi’ scorsi di aver misurato la velocita’  dei neutrini. ICARUS si e’ avvalso del fascio “a pacchetti”  predisposto dal CERN di Ginevra nel novembre scorso  proprio per poter effettuare tale misura di velocita’ con grande precisione. Utilizzando 7 eventi, ICARUS ha appurato che i neutrini viaggiano a velocita’ leggermente inferiore a quella della luce, in pieno accordo con la teoria della Relativita’ di Einstein. Quindi, dopo che l’esperimento OPERA stesso aveva riscontrato che possibili anomalie strumentali potevano essere alla radice del sorprendente risultato dello scorso settembre, oggi ICARUS ancor piu’ avvalora la tesi che i neutrini, come ogni altra particella finora osservata, rispettano pienamente il postulato fondamentale della Relativita’. La velocita’ della luce non puo’ essere superata in Natura. Accanto agli esperimenti OPERA e ICARUS, anche altri due esperimenti operanti al Gran Sasso, Borexino e LVD, stanno per arrivare a fornire nuove indipendenti misure della velocita’ del neutrino.

E’ notevole che in uno stesso laboratorio, come quello del Gran Sasso, sia concentrata una tale elevata potenzialita’ sperimentale per cui, dopo pochi mesi, ben quattro esperimenti  sono in grado di verificare con grande accuratezza quanto OPERA aveva clamorosamente annunciato a settembre. E’ altresi’ significativo rimarcare che nessuno dei quattro esperimenti in questione era stato originariamente proposto per la misura della velocita’ dei neutrini. Questo e’ vero, in particolare, per i due esperimenti OPERA e ICARUS che erano stati ideati per osservare il fenomeno di “oscillazione”  dei neutrini che partono dal CERN durante il loro viaggio al Gran Sasso. In Natura esistono tre tipi o famiglie di neutrini, chiamati neutrino elettronico, muonico e tauonico. I neutrini emessi dal CERN sono del tipo muonico; durante il tragitto CERN – Gran Sasso qualcuno di questi puo’ oscillare, cioe’ avere una metamorfosi, in un neutrino di tipo diverso. Finora OPERA ha osservato un evento ascrivibile ad un’oscillazione da neutrino muonico a neutrino di tipo tau.  Se confermata, questa costituirebbe la prima evidenza diretta di “comparsa” di un nuovo tipo di neutrino derivante dal fenomeno di oscillazione. 


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Crediti immagine: Mohammed Ibrahim/Unsplash

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