fbpx Addio ad Antonio Cao | Page 14 | Scienza in rete

Addio ad Antonio Cao

Read time: 2 mins

E’ morto ieri, all’età di 83 anni, Antonio Cao, pediatra neuro genetista e neuro farmacologo stimato a livello internazionale.
"Oggi ci lascia uno scienziato di fama mondiale, ma soprattutto un grande uomo che ha portato lontano l’eccellenza della sanità sarda" - ha affermato l’assessore regionale della Sanità Simona De Francisci, parlando dello scienziato. Antonio Cao è stato infatti un pioniere nella lotta alla talassemia, una delle malattie endemiche più diffuse in Sardegna, attraverso il suo impegno scientifico nel campo della genetica e dell’ematologia molecolare. Nato a Cagliari nel 1929, Cao si laureò in Medicina e Chirurgia nel 1954 ed è stato a lungo primario dell’ospedale Microcitemico del capoluogo Sardo, aperto nel 1981 e di cui è stato uno dei fondatori, diventando uno dei punti di riferimento in tutto il mondo per lo studio delle malattie genetiche rare. Nel 2008, Renato Soru gli aveva conferito l’onorificenza più alta per la regione, il “Sardus pater”, per il prestigio che ha dato alla Sardegna grazie ai suoi lavori di ricerca. Nel 2010, inoltre, gli venne conferita anche l'onorificenza di "Maestro della Pediatria italiana", per i meriti di carattere sociale e morale, oltre che di tipo culturale che gli sono stati riconosciuti nella cura delle malattie associate all'infanzia. 

"Antonio Cao" - ha continuato l’assessore - "sarà ricordato non solo e non tanto dalla comunità medico-scientifica internazionale per le sue scoperte e innovazioni, ma soprattutto, e con immensa gratitudine, dalle persone e dai tanti bambini da lui accuditi con cure amorevoli nel corso della sua lunghissima e onorata carriera."

Autori: 
Sezioni: 
Pediatria

prossimo articolo

Il nemico nel piatto: cosa sapere dei cibi ultraprocessati

Il termine "cibi ultraprocessati" (UPF) nasce nella metà degli anni '90: noti per essere associati a obesità e malattie metaboliche, negli ultimi anni si sono anche posti al centro di un dibattito sulla loro possibile capacità di causare dipendenza, in modo simile a quanto avviene per le sostanze d'abuso.

Gli anni dal 2016 al 2025 sono stati designati dall'ONU come Decennio della Nutrizione, contro le minacce multiple a sistemi, forniture e sicurezza alimentari e, quindi, alla salute umana e alla biosfera; può rientrare nell'iniziativa cercare di capire quali alimenti contribuiscano alla salute e al benessere e quali siano malsani. Fin dalla preistoria, gli esseri umani hanno elaborato il cibo per renderlo sicuro, gradevole al palato e conservabile a lungo; questa propensione ha toccato il culmine, nel mezzo secolo trascorso, con l'avvento dei cibi ultraprocessati (UPF).