fbpx Annunciati nuovi dati | Page 7 | Scienza in rete

Annunciati nuovi dati

Read time: 2 mins

Si terrà il prossimo 4 luglio, al CERN di Ginevra, un seminario di aggiornamento sui dati raccolti dagli esperimenti ATLAS e CMS, relativi alle ricerche sul Bosone di Higgs.
Durante gli ultimi sei mesi, i risultati del CERN e del Fermilab hanno fornito alcuni indizi sulla possibile esistenza della particella di Dio. In quel caso non erano però dati sufficienti per ufficializzare una scoperta rilevante (si è trattato di risultati statisticamente non significativi). L'aver anticipato la presentazione di nuovi risultati, tramite il portavoce del CERN James Gillies, lascia però intuire che ci possano essere passi avanti significativi. E' proprio Gillies che ha spiegato i motivi della cautela circa la ricerca sul Bosone di Higgs: “I fisici non sanno ancora con certezza cosa effettivamente stiano osservandoLo scorso mese di Dicembre fu dichiarato che c’era qualcosa nei dati ma che non era abbastanza significativo per essere considerato una vera e propria scopertaDunque, alla prossima conferenza del 4 luglio cercheremo di capire se abbiamo trovato qualcosa oppure no”. 

ll Bosone di Higgs è la particella la cui esistenza confermerebbe la teoria fisica del Modello Standard, che fornisce una spiegazione per l'origine dell'universo.  Questa particella  è definita ‘di Dio’ perché giustificherebbe l'esistenza della massa, e quindi le carateristiche dell'universo così come lo osserviamo.

Secondo Sergio Bertolucci, direttore del settore Ricerca e Calcolo del Cern "Con il doppio dei dati raccolti rispetto al 2011, dovrebbe essere possibile stabilire se c'è un'inversione di tendenza rispetto allo scorso anno o meno". In ogni caso, i fisici avranno bisogno comunque di tempo per stabilire se si tratta davvero del bosonoe di Higgs o di un'altra particella sconosciuta. Il seminario avrà luogo qualche giorno prima di ICHEP - International Conference on High Energy Physics, una delle più importanti conferenze di fisica delle particelle, che si terrà a Melbourne in Australia. L'evento si potrà seguire anche in diretta streaming dall'auditorium del CERN, sul canale web ufficiale.

Autori: 
Sezioni: 
Indice: 
Bosone di Higgs

prossimo articolo

La COP29 delude. Ma quanti soldi servono per fermare il cambiamento climatico?

Il presidente della COP 29 di Baku, Mukhtar Babayev, chiude i lavori con applausi più di sollievo che di entusiasmo. Per fortuna è finita. Il tradizionale tour de force che come d'abitudine è terminato in ritardo, disegna un compromesso che scontenta molti. Promette 300 miliardi di dollari all'anno per aiutare i paesi in via di sviluppo ad affrontare la transizione, rimandando al 2035 la "promessa" di 1.300 miliardi annui richiesti. Passi avanti si sono fatti sull'articolo 6 dell'Accordo di Parigi, che regola il mercato del carbonio, e sul tema della trasparenza. Quella di Baku si conferma come la COP della finanza. Che ha comunque un ruolo importante da giocare, come spiega un report di cui parla questo articolo.

La COP 29 di Baku si è chiusa un giorno in ritardo con un testo variamente criticato, soprattutto dai paesi in via di sviluppo che hanno poca responsabilità ma molti danni derivanti dai cambiamenti climatici in corso. I 300 miliardi di dollari all'anno invece dei 1.300 miliardi considerati necessari per affrontare la transizione sono stati commentati così da Tina Stege, inviata delle Isole Marshall per il clima: «Ce ne andiamo con una piccola parte dei finanziamenti di cui i paesi vulnerabili al clima hanno urgentemente bisogno. Non è neanche lontanamente sufficiente.