L'inventario effettuato all'US Army Medical Research Institute of Infectious Diseases di Fort Detrick, nel Maryland, ha dato risultati a dir poco sconcertanti: in un laboratorio militare che dovrebbe essere soggetto ai controlli più rigorosi, sono stati trovati ben 9.200 ceppi di virus e batteri tra i più letali al mondo, che non risultavano in nessun registro. E che quindi avrebbero potuto essere sottratti senza che nessuno se ne accorgesse. I controlli infatti sono stati effettuati proprio dopo la scoperta di 20 fiale di virus dell'encefalite equina venezuelana in un contenitore in cui avrebbero dovuto essercene solo 16. Il laboratorio era già nel mirino delle autorità dopo il suicidio l'anno scorso di Bruce Ivins, un ricercatore sospettato di essere coinvolto nella vicenda delle missive all'antrace, che nel 2001 uccisero cinque persone. L'analisi dei bacilli inviati per posta aveva infatti mostrato che erano strettamente correlati a quelli coltivati nel laboratorio militare.
Armi letali in soffitta
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Ostacolare la scienza senza giovare agli animali: i divieti italiani alla sperimentazione
Divieto di usare gli animali per studi su xenotrapianti e sostanze d’abuso, divieto di allevare cani e primati per la sperimentazione. Sono norme aggiuntive rispetto a quanto previsto dalla Direttiva UE per la protezione degli animali usati a fini scientifici, inserite nella legge italiana ormai dieci anni fa. La recente proposta di abolizione di questi divieti, penalizzanti per la ricerca italiana, è stata ritirata dopo le proteste degli attivisti per i diritti degli animali, lasciando in sospeso un dibattito che tocca tanto l'avanzamento scientifico quanto i principi etici e che poco sembra avere a che fare con il benessere animale.
Da dieci anni, ormai, tre divieti pesano sul mondo della ricerca scientifica italiana. Divieti che non sembrano avere ragioni scientifiche, né etiche, e che la scorsa settimana avrebbero potuto essere definitivamente eliminati. Ma così non è stato: alla vigilia della votazione dell’emendamento, inserito del decreto Salva infrazioni, che ne avrebbe determinato l’abolizione, l’emendamento stesso è stato ritirato. La ragione?