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Dinosauri della BBC

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Pianeta dinosauri è un documentario prodotto dalla BBC Knowledge, in onda oggi sul canale canale 342 del digitale Mediaset Premium, che riporta in vita creature singolari, a volte terrificanti, come l’Exipdexipteryx dai denti di caprone, il Microraptor a quattro ali e il Nothronychus dal “ventre a vaso”.

La ricerca sui fossili di dinosauro ha visto un incremento eccezionale negli ultimi dieci anni. Non si era, infatti, mai registrata una così vasta rilevazione di reperti, che hanno consentito di individuare più specie che nei 200 anni precedenti. Questo anche grazie al contributo di informazioni giunte dalla Cina – più aperta rispetto al passato nella condivisione di dati – dall’Artico, dall’Antartico e dal Sahara, che si aggiungono alle conoscenze sugli habitat dei dinosauri. La paleontologia può affidarsi ora alla certezza che per oltre 250 milioni di anni i dinosauri sono stati i padroni assoluti del pianeta, abitando ogni angolo della Terra e evolvendosi nelle forme modi più più straordinarie di quanto si fosse mai immaginato finora.

Sono previste delle repliche di “Pianeta Dinosauri” – Episodio Mondo Alieno, in programmazione nel mese di settembre:

1 settembre – Ore 14:45:00 (e alle 01:40)

2 settembre – Ore 18:15 (e alle 03:30)

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Documentari

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miniera californiana di Mountain Pass

Il trattato USA-Ucraina appena sancito rivela quanto urgente sia la necessità di dotarsi di minerali critici, fra cui le 17 terre rare, per la transizione digitale ed elettrica. In realtà tutti sono all'inseguimento della Cina, che produce il 70% di questi metalli e l'85% degli impianti di raffinazione e purificazione. Questo spiega una serie di ordini esecutivi di Trump e le nuove politiche di Giappone, Australia ed Europa, e forse anche la guerra in Ucraina. Non più tanto le fonti fossili quanto le terre rare sono diventate materia di sicurezza nazionale. Ovunque si riaprono miniere, anche in Italia. Ma essendo difficili da estrarre e purificare si punta anche al riciclo e alla ricerca per mettere a punto le tecnologie di recupero più economiche e sostenibili. Ma come ha fatto la Cina ad acquisire una tale supremazia? E che cosa stanno facendo gli altri?

Nell'immagine la storica miniera californiana di Mountain Pass, TMY350/WIKIMEDIA COMMONS (CC BY-SA 4.0)

C’era una volta, negli anni Novanta del secolo scorso, un mondo con due potenze in sostanziale equilibrio nella produzione di terre rare: Stati Uniti (33%) e Cina (38%), seguiti da Australia (12%), India a e Malesia per il 5% ciascuna e le briciole ad altri paesi. Ora non è più così.