fbpx Cyber-Democracy | Page 14 | Scienza in rete

Cyber-Democracy

Read time: 2 mins

“Cyber Democracy” sarà il tema della prossima giornata tematica di venerdì 14 Settembre, presso l’aula Pagani dell’U7 dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, organizzata dal MaCSIS - Master in Comunicazione della Scienza e dell’Innovazione Sostenibile dell’Università Milano-Bicocca, in collaborazione con Scienzainrete.

L’avvento dei nuovi media, di tools e dei social network ha progressivamente mutato le modalità dell’attuale partecipazione democratica. Una rivoluzione probabilmente inarrestabile, pari a quella dell’avvento del suffragio universale, limitata e contrastata, ma che è giunta fino a noi. Si può dunque parlare di una nuova forma di democrazia rappresentativa? Di democrazia 2.0? Fatta dai “protester”, i cosiddetti cyborg in movimento che hanno contribuito a sviluppare movimenti sociali come la primavera araba e il movimento a 5 stelle e a portarli sulle piazze del mondo. 

Il Prof. Giovanni degli Antoni, Professore emerito di Informatica Applicata, dell’Università degli Studi di Milano, inizierà la giornata e ci spiegherà attraverso quali aspetti e componenti tecniche si forma una cyber democrazia.

Seguirà Andrea Mangiatordi, docente presso l’Università degli studi di Milano-Bicocca, che affronterà il tema dell’open Source: luoghi comuni, ignoranza informatica e costi correlati, usare o non usare l’open source, la reale diffusione di linux, oltre il desktop. 

Andrea Rossetti, docente di Filosofia del diritto e Informatica giuridica, presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca, si interrogherà sulla mutazione dei diritti fondamentali nella società dell'informazione. 

Nel pomeriggio si entrerà nel vivo di eventi di cyber democrazia, in particolare dell’esperienza della primavera araba, vissuta dalla giornalista Laura Cappon, collaboratrice di Radio Popolare, Il Fatto Quotidiano, Rsi (RadioTelevisione Svizzera Italiana).

Fabio Moretti, affronterà il rapporto con la tecnologia, tra utenza e dominazione, tra rete e real life in newsgroup, cyberattivismo, proteste on line, e temi attuali e contrastati come: hacklabs, indymedia, newswire/censura, esperienza e difficoltà nelle "community" virtuali/reali (consenso, dimensioni, ecc), Genova 2001.

Marina Calloni, ordinario dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, chiuderà la giornata affrontando nello specifico il significato che la cyber democrazia ha acquisito nel nuovo contesto globale. Verranno in particolare indicati alcuni sviluppi socio-politici in termini di  democrazia rappresentativa e deliberativa all’interno tanto di Stati nazionali, quanto di organismi inter/ sovranazionali. La domanda finale che verrà posta è se hacker, cracker, anonymous siano in grado di aumentare livelli di democrazia nella governance mondiale sia in Occidente che in Paesi in via di sviluppo, oppure se esistano alcuni pericoli nell’uso pubblico dei nuovi media. 

 


Autori: 
Sezioni: 
Dossier: 
MaCSIS

prossimo articolo

La contraccezione di emergenza e il mistero dei “criptoaborti”

Il comitato anti-aborto denominato Osservatorio permanente sull’aborto sostiene che i contraccettivi di emergenza come la pillola del giorno dopo causino "criptoaborti" e insiste su una presunta azione abortiva non riconosciuta dalla comunità scientifica, che afferma chiaramente la natura contraccettiva di questi farmaci. È un movimento, sostenuto anche dall'Associazione ProVita e Famiglia, che porta avanti una campagna più ampia contro tutti i contraccettivi ormonali.

Sono 65.703 le interruzioni volontarie di gravidanza registrate dall’ISTAT nel 2022 in Italia. Il numero è calato progressivamente dal 1978, quando è entrata in vigore la legge 194, che regolamenta l’aborto nel nostro Paese. Un comitato di ginecologi e attivisti dell’Associazione ProVita e Famiglia, però, non è d’accordo: sostiene che sono molte di più, perché aggiunge al computo 38.140 fantomatici “criptoaborti” provocati dall’assunzione dei contraccettivi ormonali di emergenza, la pillola del giorno dopo e quella dei cinque giorni dopo.