Cosa ci possono dire i fossili sull'evoluzione insulare? a causa della diminuzione delle risorse disponibili, della riduzione sia della competizione interspecifica/ intraspecifica che della predazione e delle differenti abilità nel raggiungere l'isola, le dinamiche evolutive in ambiente insulare sono differenti da quelle sulla terraferma. a causa di ciò, molte specie subiscono delle variazioni di taglia, dando origine a fenomeni di gigantismo (nei micromammiferi) o nanismo e a mutamenti nella struttura delle comunità a mammiferi. I fossili provenienti da giacimenti archeologici e paleontologici insulari portano la testimonianza dei cambiamenti che le singole specie e le intere comunità hanno subito nel corso del tempo e pertanto rappresentano una risorsa preziosa per lo studio dell'evoluzione. In questo intervento sono presi in considerazione i "piccoli" roditori nel Quaternario in Sicilia, un'isola vicina a noi e alla terraferma, e quelli di Flores, una piccola isola dell'arcipelago indonesiano e ospite di Homo floresiensis. La scelta di due isole tanto distanti e tanto diverse è utile per evidenziare le differenze negli effetti che la distanza dalla terraferma, l'area dell'isola e l'introduzione di nuove specie producono sulle comunità a micromammiferi nel tempo.
Elisa Locatelli è laureata in Scienze Preistoriche presso l’università degli Studi di Ferrara; ha poi conseguito il dottorato in Scienze e tecnologie per l’archeologia e i beni Culturali, curriculum Quaternario, Preistoria e Protostoria. La sua ricerca si focalizza sulle dinamiche evolutive in ambiente insulare e sui cambiamenti climatici del Quaternario attraverso lo studio dei micromammiferi fossili di giacimenti archeologici e paleontologici quaternari.