fbpx L'automobilista si sbaglia | Scienza in rete

L'automobilista si sbaglia

Read time: 1 min

Chi guida sottovaluta la sonnolenza che incombe. Lo ha dimostrato un gruppo di studio della Daimler, in Germania, guidato da Eike Schmidt, che ha eseguito un test su volontari invitati a guidare per quattro ore su un'autostrada, senza qualcuno con cui parlare né radio da ascoltare, affinché il viaggio risultasse più noioso. Ogni venti minuti i ricercatori chiedevano a chi era alla guida di quantificare il suo stato di veglia, confrontando la risposta ricevuta con i dati oggettivi ricevuti dalla misurazione della frequenza cardiaca e delle onde cerebrali e dalla rapidità con cui il guidatore rispondeva, premendo un bottone col pollice, a un suono prestabilito. Nel corso dell'esperimento la vigilanza è andata diminuendo: nell'ultima delle quattro ore del viaggio, sebbene gli automobilisti si dichiarassero ancora perfettamente svegli, gli strumenti svelavano che non era così. Un sistema installato sulle auto, a questo punto, potrebbe segnalare la necessità di una sosta.

 Acc Analysis & Prev doi:10.1016/j.aap.2009.06.007 

 

 

Autori: 
Sezioni: 
Neuroscienze

prossimo articolo

Biodiversità oscura: la perdita invisibile

una foresta con nuvole

Anche dove la natura sembra intatta, la biodiversità vegetale è spesso incompleta: lo rivela uno studio globale che dimostra come molte piante autoctone siano assenti dai loro habitat naturali a causa dell’impronta ecologica umana

Crediti immagine: Tobias Tullius/Unsplash

Una delle immagini più ricorrenti quando si parla di perdita di biodiversità è quella di una foresta pluviale in fiamme o assediata da ruspe e scavatori, la nuda terra a prendere il posto di una lussureggiante vegetazione. Meno facile pensare che, anche a centinaia di chilometri dal punto in cui le piante sono divorate dal fuoco o buttate giù, anche in luoghi in cui la foresta pare florida e variegata, la biodiversità si sta erodendo.