fbpx L'automobilista si sbaglia | Page 3 | Scienza in rete

L'automobilista si sbaglia

Read time: 1 min

Chi guida sottovaluta la sonnolenza che incombe. Lo ha dimostrato un gruppo di studio della Daimler, in Germania, guidato da Eike Schmidt, che ha eseguito un test su volontari invitati a guidare per quattro ore su un'autostrada, senza qualcuno con cui parlare né radio da ascoltare, affinché il viaggio risultasse più noioso. Ogni venti minuti i ricercatori chiedevano a chi era alla guida di quantificare il suo stato di veglia, confrontando la risposta ricevuta con i dati oggettivi ricevuti dalla misurazione della frequenza cardiaca e delle onde cerebrali e dalla rapidità con cui il guidatore rispondeva, premendo un bottone col pollice, a un suono prestabilito. Nel corso dell'esperimento la vigilanza è andata diminuendo: nell'ultima delle quattro ore del viaggio, sebbene gli automobilisti si dichiarassero ancora perfettamente svegli, gli strumenti svelavano che non era così. Un sistema installato sulle auto, a questo punto, potrebbe segnalare la necessità di una sosta.

 Acc Analysis & Prev doi:10.1016/j.aap.2009.06.007 

 

 

Autori: 
Sezioni: 
Neuroscienze

prossimo articolo

HIV: ha ancora senso inseguire la cura definitiva?

il fiocco rosso della lotta a HIV

Alla Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections (CROI) di San Francisco si è tornato a parlare di cura per l’HIV: tra difficoltà e speranze, nuove strategie cercano di superare i limiti delle terapie antiretrovirali. 

Perché dobbiamo continuare a cercare una cura che faccia guarire le persone con HIV? La domanda è rimbalzata in alcune relazioni alla Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections (CROI) che si è svolta a San Francisco dal 9 al 12 marzo scorsi.