Margherita Hack si è spenta la notte scorsa a
Trieste, all'età di 91 anni.
Nata a Firenze, la Hack è stata una delle donne di scienza più importanti e
famose sia il Italia che a livello internazionale. Laureata in astrofisica
nel 1945, è stata la prima donna, infatti, a ricoprire il ruolo di direttore di
un osservatorio astronomico nel nostro Paese per oltre vent'anni, a partire dal 1964 -
lo stesso anno in cui vince il concorso per la cattedra di professore ordinario
di astronomia presso l'Istituto di Fisica Teorica dell'Università di
Trieste. E' proprio in questa città -
dove ha diretto, inoltre, il Dipartimento di Astronomia dal 1985 - che
Margherita Hack compie il suo percorso professionale come scienziata,
producendo importanti risultati di ricerca in astronomia e astrofisica (in
particolare nell'osservazione dei corpi celesti e classificazione
spettroscopica).
Membro dell'accademia dei Lincei, ha collaborato con i centri di astrofisica dell'Università di Berkeley, dell’Institute for Advanced Study di Princeton, l’Institut d’astrophysique di Parigi, l’Università di Città del Messico e degli osservatori di Utrecht e Groningen, partecipando inoltre, a diversi progetti dell'ESA e della NASA.
Oltre al suo contributo come ricercatrice,
Margherita Hack si è spesa a lungo per la comunicazione della scienza, con
attività di didattica e, soprattutto, come divulgatrice: autrice di numerosi
libri dedicati all'astronomia e al rapporto tra scienza e società - come L'amica delle stelle, Spettroscopia stellare, scritto a quattro mani con Otto Struve e Libera scienza in libero stato - ha fondato la rivista L'Astronomia, nel 1978, e, successivamente Le Stelle, ed è diventata un
riferimento familiare per il grande pubblico, partecipando a seminari,
conferenze e comparendo spesso in trasmissioni televisive e radiofoniche. Non ha mai nascosto la sua posizione per battaglie di natura sociale e politica, schierandosi contro, per esempio, la costruzione di centrali nucleari ma a favore della ricerca scientifica in questo settore.
"E' una giornata molto triste per il Paese", ha commentato Luigi Nicolais, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dopo aver appreso la notizia "Perdiamo un grande scienziata con un talento eccezionale nel trasferire le conoscenze e l'entusiasmo per la scienza ai giovani, facendo amare l'astronomia e l'astrofisica e stimolandoli a diventare ricercatori."
8558Hack è il nome dell'asteroide, scoperto nel 1995, che le è stato dedicato come riconoscimento per il suo lavoro.