Gaza e le sfide ambientali della guerra: come ricostruire la vita

Mentre le bombe echeggiano ancora su Gaza, si fa largo il dubbio riguardo a chi gestirà la striscia nel dopoguerra e quali azioni sarà necessario fare per permettere di abitarla di nuovo. Hotel di lusso, casinò e ville sono alcune delle proposte emerse per dimenticare il conflitto, ma ricostruire palazzi demoliti non è l’unica difficoltà dopo una catastrofe. I vecchi conflitti ci insegnano infatti che l’ambiente naturale, nella sua complessità, va considerato come elemento fondamentale.
Lo scorso gennaio il giornale Al Jazeera riportava una stima di 85.000 tonnellate di bombe che, lanciate su Gaza durante il conflitto, hanno ridotto in tonnellate di rovine le abitazioni. Si stima che circa il 10% delle bombe possa aver avuto dei malfunzionamenti e quindi non sia esploso, rimanendo sommerso sotto ai detriti.