fbpx Webinar OK!CLIMA:: Città, cantieri verdi del futuro | Scienza in rete

Città, cantieri verdi del futuro

Primary tabs

Tempo di lettura: 1 min

Efficientamento energetico, mobilità sostenibile, gestione delle aree verdi, tutela del suolo e delle risorse idriche: le città sono luoghi ideali dove adottare numerose soluzioni per l’adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici e sperimentare un modo nuovo di concepire la dimensione urbana . Venerdì 24 settembre alle 18 partecipa al terzo webinar di All4Climate dedicato a “Città cantieri verdi del futuro”, promosso da Climate Media Center Italia nell’ambito del progetto OK!Clima, insieme a MM e Scienzainrete.

Saranno presenti:

- Silvio Anderloni (Bosco in città)
- Riccardo Gini (Parco Nord Milano)
- Maria Berrini (Ambiente Italia)
- Andrea Aliscioni (Direttore Servizio Idrico MM SpA)

con la moderazione di Luca Carra (Direttore di Scienza in rete).


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Scatti virali, un pericolo per la natura?

Le foto naturalistiche sui social possono essere armi a doppio taglio per la natura. Se da un lato aiutano a sensibilizzare e informare, dall’altro, soprattutto se diventano popolari, possono contribuire a un sovraffollamento in luoghi sensibili, con impatti su piante, animali e habitat protetti. Foto: Tiger Temple, Kanchaniburi, mattmangum/Flickr.

I social sono alleati o amici della tutela della natura? E cosa succede quando un luogo naturale diventa virale sulle piattaforme social? Niente di buono, secondo un articolo dal titolo ironico, Liked to Death ("Piaciuti fino alla morte") pubblicato lo scorso novembre sulla rivista Science of the Total Environment, che punta il dito contro la nostra ossessione per la condivisione di immagini accattivanti online.