Alle 7.31 - ora italiana - la sonda della NASA Curiosity si è posata sul suolo di Marte, dopo un viaggio di otto mesi e più di 560 milioni di chilometri percorsi. Ci sono voluti 7 minuti di manovra per rallentare dai 21.000 chilometri orari di velocità fino a poggiare sulla superficie marziana, centrando il punto più interessante per poter cercare tracce di fossili, il Crater Gale. Da qui, il rover ha già iniziato a inviare le prime immagini con la strumentazione fotografica in dotazione.
Il robot della NASA - frutto di un'investimento di oltre 2,5 miliardi di dollari, per un programma destinato a durare due anni - ha portato con sè un equipaggiamento ad alta innovazione tecnologica, che va oltre la semplice acquisizione immagini. Ne abbiamo parlato con Luciano Anselmo, ricercatore presso il Laboratorio di Dinamica del Volo Spaziale dell'ISTI-CNR di Pisa.
Curiosity, un laboratorio su Marte
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HIV: la scienza manifesta per i tagli dell'amministrazione Trump
La Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections (CROI) 2025 si svolge nella preoccupazione: molti partecipanti, compresi alcuni relatori, non hanno potuto essere presenti a causa delle restrizioni imposte dall'amministrazione Trump. Lunedì si è svolta una manifestazione per sostenere i programmi contro HIV minacciati dai tagli.
Nell'immagine di copertina, un momento della manifestazione. Crediti: Brooke Anderson
I quasi 4000 partecipanti all’edizione 2025 della Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections (CROI), che quest’anno si svolge a San Francisco, sono tutti scossi. Ai più anziani sembra di essere tornati indietro nel tempo, riportati di peso a trent’anni fa quando i convegni sull’HIV erano centrati sulle questioni politiche e sociali.