L'ultima bozza del Piano nazionale della ricerca punta a trasformare il "sapere in economia", secondo sette priorità nazionali: energie alternative, nucleare, agricoltura-salute-ambiente, made in italy, beni culturali, mobilità sostenibile, aerospazio.
Il governo della ricerca sarà tutto in mano al MIUR che destinerà il 20% dei fondi alla ricerca di base gestita da ricercatori sotto i 40 anni.
Si punta molto sulla ricerca industriale, rivolta sia alle grandi che alle medie piccole industrie.
Per stimolare la ricerca languente, sia nel pubblico sia nel privato, verranno riattivati uffici di trasferimento tecnologico, e si farà una politica attiva di attrazione di dottorati stranieri in Italia.
I fondi verranno cercati nel privato e nella banca europea.
per approfondire leggi l'articolo.