fbpx MaTeinItaly: matematici alla scoperta del futuro | Scienza in rete

MaTeinItaly: matematici alla scoperta del futuro

Primary tabs

Read time: 4 mins

La matematica ci circonda, ma è spesso invisibile agli occhi.
Dai dispositivi mobili e internet, fino alla medicina e all'economia, sono le equazioni matematiche, infatti, a regolare gran parte dei nostri gesti e attività quotidiane.
L'idea di matematica non può però limitarsi a formule e teoremi, perché la loro capacità di descrivere fenomeni piuttosto complessi e caotici, come incontri sportivi o il traffico in città, può addirittura modificare la realtà. 

MaTeinItaly - Matematici alla scoperta del futuro è la nuova mostra che si inaugura oggi alla Triennale di Milano, presentata in anteprima alla stampa, ideata per ricordare al pubblico la presenza e il ruolo cruciale della matematica nel mondo e nella società, insieme alla sua capacità di rivoluzionarla, appunto.
Chi non ha molta simpatia per la materia non deve però lasciarsi spaventare. La mostra può anzi offrire anche l'occasione di scoprire l'aspetto più strettamente estetico della matematica, che nel corso dei secoli ha ispirato molto i filosofi, gli artisti, gli architetti, fino ad arrivare agli stessi informatici e ingegneri che hanno contribuito a realizzare le installazioni presentate oggi.

Cosa si può vedere a MaTeinItaly? Non un'esposizione di strumenti di laboratorio e documenti originali - si può osservare però anche qualche reperto interessante, come il carteggio tra Vito Volterra e i dirigenti del Cnr dell'epoca - ma principalmente installazioni interattive su quello che la matematica fa e produce, nel concreto e in una dimensione più astratta, due aspetti questi che si sostengono a vicenda.
Lo sforzo dei curatori, Renato Betti, Gilberto Bini, Simonetta Di Sieno, Maria Dedò e Angelo Guerraggio, è stato, infatti, quello di mostrare il backstage matematico di fenomeni naturali e di oggetti e tecnologie prodotte dall'uomo, e al contempo far capire come e perché il linguaggio matematico può ispirare nuove forme e soluzioni. 

Qualche esempio: un angolo della mostra introduce al numero di Fibonacci e come questo può spiegare la geometria di strutture insospettabili come il guscio di una conchiglia, mentre pochi passi più avanti si può conoscere più a fondo la geometria prospettiva nata nel rinascimento, attraverso un pannello immersivo dedicato. Qui le immagini che riproducono la Città Ideale di Francesco di Martini si spostano in base alla posizione dell'osservatore. Grazie alle equazioni di Gauss possiamo vedere poi, toccando con mano, come la geografia del planisfero può deformarsi e cambiare aspetto variando il nostro punto d'osservazione.
Arrivando alla contemporaneità, ecco svelati i trucchi che rendono possibile la costruzione di caschi per motociclisti più leggeri e aereodinamici, o come si può calcolare a tavolino la strategia vincente in una partita di pallavolo - a questo ci sta pensando un team di ricercatori del Politecnico di Milano.
Proprio alla modellizzazione matematica è dedicato l'ultimo pannello interattivo, in cui il visitatore può 'immergersi' e simulare i propri movimenti in acqua, o scoprire quanta regolarità matematica ci può essere nella folla di Piazza Duomo.
Si può poi spostare lo sguardo dell'astrazione ancora più avanti, grazie alla modellizzazione di forme altrimenti impossibili nella nostra realtà, che rispondono alle regole di uno spazio in quattro dimensioni "E' un po' come per i personaggi di Flatland" spiega una delle curatrici "per cui era impossibile immaginare uno spazio a 3 dimensioni. Nella mostra è possibile vedere qualcosa che è per noi solo una proiezione di fantasia".
Non è forse un caso, a questo proposito, che gli informatici autori della riproduzione di uno spazio quadrimensionale facciano parte dei creativi del team del regista giapponese Miyazaki, popolare per film di animazione e per lo Studio Ghibli .

MaTeinItaly è realizzata inoltre sulla traccia di un percorso storico, a partire dall'antica Grecia. Strada facendo, il racconto dedica uno spazio privilegiato ad alcuni dei protagonisti italiani più importanti di questo viaggio, come Leonardo Fibonacci, Galileo Galilei, Vito Volterra, Guido Castelnuovo, Alberto Tonelli. E italiani sono anche i ricercatori che hanno prestato il loro volto a interviste che supportano la visione dei pannelli, oltre al lavoro degli animatori che guideranno il pubblico.
Mettere in mostra la matematica non è certo un'impresa facile, e MaTeinItaly è, infatti, un'esperienza unica e finora inedita in Italia, capace di sottolineare l'utilità dei numeri e dell'astrazione, soprattutto per il futuro. "Era necessario fare sintesi, evitando però di trattenere il pubblico a imparare equazioni. Il modo più immediato per mostrare il linguaggio della matematica è svelarne il fascino, ma evitando di strumentalizzarlo: è un punto di partenza".

La mostra è promossa dall'Università degli Studi di Milano, l'Università Bocconi e Milano-Bicocca, organizzata dal Centro Matematita e Centro P.RI.ST.EM. E' aperta al pubblico da domenica 14 settembre fino al 23 novembre.

 

Articoli correlati

Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Chiudiamo l'anno nel ricordo di Alessandro Liberati

Ritratto fotografico di Alessandro Liberati, epidemiologo

Zadig ha voluto ricordare, nel chiudere questo 2024, l'amico e collega Alessandro Liberati, medico e docente di epidemiologia, che ha impresso un segno importante nella cultura medica del nostro Paese e ha condiviso con Zadig molte iniziative culturali e scientifiche, che hanno profondamente contribuito a improntarne il metodo. Se non ci avesse lasciato troppo presto nel 2012, quest’anno Alessandro avrebbe compiuto 70 anni. Riprendiamo l'editoriale tratto dal sito di Zadig.

Per i collaboratori di Zadig il ricordo di Alessandro è quello di una persona stimolante, attiva, di intelligenza acuta, con un forte senso critico e una carica di energia che lo spingeva a innovare, a lavorare intensamente, ad avere la capacità di prevedere come si sarebbero mosse le cose in futuro e progettare sempre nuove iniziative… da quelle scientifiche fino alla famosa caccia al tesoro annuale, il Liber Trophy, che radunava colleghi e amici sguinzagliati a caccia degli indizi da lui disseminati per le strade di Forte dei Marmi, dove aveva una casa che per il suo compleanno si apriva